Quarantuno persone sono morte nell'incendio di una chiesa copta al Cairo. L'incendio, di cui non si conoscono ancora le cause, è scoppiato nella chiesa di Abu Sifine a Imbaba, nel governatorato di Giza. Lo ha detto il portavoce del ministero della Salute e della Popolazione Hossam Abdel Ghaffar, citato dall'agenzia di stampa egiziana Mena.
📍 Giza, Mısır
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L'ipotesi guasto elettrico
Secondo le prime indagini, l'incendio sarebbe avvenuto durante una funzione religiosa che aveva raccolto centinaia di fedeli, e sarebbe stato causato da un guasto elettrico. Le fiamme e il fumo hanno provocato il panico dando luogo ad una fuga precipitosa e ad una calca, secondo quanto comunicato da fonti del ministero dell'Interno al quotidiano egiziano Al Ahram. L'incendio sarebbe stato riportato sotto controllo ma i vigili del fuoco stanno effettuando operazioni di raffreddamento che impediscono l'accesso alla chiesa, motivo per il quale si teme che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi nelle prossime ore, quando l'ingresso nel luogo di culto sarà di nuovo possibile.
Avviata l'inchiesta
Il procuratore generale egiziano, Hamada Al-Sawi, ha ordinato la formazione di una grande squadra di ispettori per indagare sull'incendio nella chiesa copta al Cairo, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa egiziana Mena. Gli inquirenti si sono immediatamente recati sul luogo dell'incidente e hanno avviato l'inchiesta, secondo un comunicato stampa della procura generale, in cui spiega che ne saranno resi noti gli esiti.