Sta per concludersi la vicenda di Cesare Battisti, il terrorista italiano degli anni di piombo, evaso dal carcere nel 1981 dopo essere stato condannato a 12 anni in primo grado e condannato all'ergastolo successivamente in contumacia. Agenti italiani sono arrivati in Brasile, pronti a prelevare Cesare Battisti, che però è ancora latitante, dopo il via libera all'estradizione concessa ieri sera dal presidente Michel Temer. Lo riporta Globo News online.
L'estradizione è frutto di «un accordo raggiunto fra due governi di estrema destra».
Temer ha firmato ieri il decreto di estradizione di Battisti - richiesto dall'Italia perché l'ex terrorista sconti l'ergastolo che gli è stato inflitto per omicidio - dopo che Luiz Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) ha ordinato il suo arresto preventivo, attribuendo al capo dello Stato la facoltà di decidere sulla richiesta di estradizione.
L'ex ministro di Lula ha difeso la protezione concessa dal suo governo a Battisti, definendola «giuridica e non politica», in una serie di messaggi su Twitter nei quali ha comparato il caso dell'ex Pac con quello di Achille Lollo, l'attivista di estrema sinistra condannato per il rogo di Primavalle, rifugiatosi anche lui in Brasile.