È un vero e proprio sistema organizzato con "broker" che assoldano utenti online per scrivere false recensioni positive in cambio di pagamenti o prodotti gratis. Una pratica scorretta che inganna i consumatori e falsa la concorrenza. Ora Amazon ha dichiarato guerra a questi sistemi con una denuncia penale presentata in Italia (la prima in Europa), una causa civile in Spagna, e 10 nuove azioni legali negli Stati Uniti che mirano a stanare oltre 11mila siti web e gruppi social che organizzano le truffe.
Il sistema: utenti assoldati su Telegram
Entrare nel sistema per gli utenti è semplice: esistono decine di gruppi sui social, prima su Facebook, ora soprattutto su Telegram che promettono il rimborso completo dell'acquisto in cambio di recensioni a 5 stelle. "Acquista un prodotto dal catalogo, rilascia una recensione 5 stelle e ricevi il rimborso! " è il messaggio che si legge in quasi tutti i gruppi, organizzati con tanto di guida degli step da seguire.
Le azioni legali di Amazon contro le truffe
Negli Stati Uniti, Amazon stima che esistono oltre 11mila siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni e ha avviato decine di azioni legali. In Italia la big dell'e-commerce ha denunciato un broker di recensioni false, individuato come uno dei principali siti nel nostro paese di questo mercato. In Spagna la causa civile è contro Agencia Reviews.
In Germania l'azienda ha avviato una diffida a cinque siti web con sede in Germania che indirizzavano i visitatori a broker di false recensioni. Da allora questi siti hanno deciso di interrompere questa attività firmando una lettera di conferma di cessazione attività.
La decisione di Amazon di riportare questo caso all'Autorità Giudiziaria «dimostra la determinazione dell'azienda a fermare coloro che traggono profitto ingannando i clienti e i partner di vendita. Queste condotte possono integrare reati per i quali in Italia sono previste pene detentive e pecuniarie». Inoltre l'azienda ha creato un team dedicato di investigatori esperti, avvocati, analisti e altri specialisti che opera a livello globale e rintraccia i broker di recensioni false, raccoglie prove sulla loro attività e intraprende azioni legali contro di loro, con l'obiettivo di identificare i colpevoli e fermare le frodi all'origine. «Amazon continuerà a dedicare risorse significative alla lotta contro le recensioni false e a garantire ai clienti un'esperienza di acquisto affidabile», ha aggiunto Dharmesh Mehta, Vice President of Selling Partner Services di Amazon.
Altroconsumo denuncia le false recensioni
Alle azioni legali di Amazon si sonno aggiunte quelle di Altroconsumo, che ha presentato denunce a quattro procure, Bologna, Ivrea, Milano e Roma contro il fenomeno. L'organizzazione ha inviato anche «una segnalazione ad Antitrust per far emergere questo ampio fenomeno», il boosting, che «danneggia i consumatori e il mercato come pratica commerciale scorretta».
«Da tempo denunciamo la crescita delle recensioni abusive, quelle cioè promosse da soggetti che promettono un vantaggio economico in cambio di giudizi positivi, ingannando i consumatori in buona fede. Non possiamo quindi che apprezzare l'iniziativa annunciata oggi da Amazon con l'avvio nel nostro Paese dell'azione penale contro uno dei principali broker di recensioni false», ha dichiarato il responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, Federico Cavallo.