«Che entrino gli sposi», dice l'inedito officiante, l'ex direttore creativo di Gucci Alessandro Michele. Ma la marcia nuziale suona a vuoto per dieci minuti: la porta della sala di Palazzo Brancaccio scelta dai Maneskin per celebrare ieri a Roma il loro matrimonio a quattro alla vigilia dell'uscita del nuovo album Rush! da questa notte sulle piattaforme in tutto il mondo è aperta, ma la band non compare. È tutto preparato, certo, però in molti si domandano se non abbiano diramato inviti per poi beffare tutti. Gli ospiti vip, da Paolo Sorrentino ai campioni della Roma la squadra del cuore di Damiano Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini, passando per Fedez e Sabrina Impacciatore, si guardano intorno perplessi. Il promoter del gruppo, Clemente Zard di Vivo Concerti, si alza per capire cosa succede. Alla fine vestiti di bianco, arrivati in Cadillac Damiano David, Thomas Raggi, Victoria De Angelis e Ethan Torchio, questi ultimi due con il velo, fanno il loro ingresso, tra specchi (con sopra il logo di Spotify, che ha brandizzato il singolare evento di lancio di Rush!), stucchi e un imponente lampadario.
Maneskin il matrimonio a Roma: il rito per giurare fedeltà ai fan
Fluidità e glamour: così i quattro celebrano «il primo matrimonio poligamo del rock'n'roll».
Sanremo 2023
«Che il vostro sia un inno all'amore universale, capace di abbattere le barriere», dice l'officiante, che invoca pure «Apollo, il Dio della musica». Lo show si sposta nelle altre sale, tra Sorrentino che si fa un selfie con Baz Luhrmann, le hostess che distribuiscono maschere sadomaso, drag queen che si aggirano in sala e i discografici giapponesi della Sony che dicono di non aver mai assistito a un fenomeno del genere (è l'unico paese in cui il disco esce con una canzone extra, Touch Me), mentre la band suona il nuovo album Rush!. Il viaggio di nozze lo faranno nella riviera ligure, magari da superospiti del Festival di Sanremo? Loro glissano, lasciando capire che ci saranno.