Diego Ribon eroe demodè di "Monterossi": «Amo i personaggi fuori dal coro»

Sabato 30 Dicembre 2023 di Chiara Pavan
Diego Ribon in Monterossi

Tutti pazzi per Monterossi, persino in Australia. Diego Ribon ride divertito, neanche farlo apposta ad inizio anno partirà per l’Australia, un mese di meritate vacanze da passare on the road, ma nel frattempo l’attore veneziano si gode l’eco, arrivata così lontano, di “Monterossi”, la bella black comedy su Prime Video nata dai gialli di Alessandro Robecchi, due stagioni dirette da Roan Johnson con Fabrizio Bentivoglio nei panni stropicciati di Carlo Monterossi, autore tv coinvolto suo malgrado in una serie di omicidi e aiutato dall’altrettanto stropicciato poliziotto Tarcisio Ghezzi di Ribon, «antieroe all’ennesima potenza». Ribon ama questi personaggi fuori dal coro: dall’ambizioso studioso del clima che condivide l’idromassaggio con Monica Bellucci in “Siccità” di Virzì all’ambiguo Graziano in ciabatte e bermuda di “Un mondo fantastico” di Michele Rovini, l’attore di Mira, classe 1960, sa sempre donare ad ogni sua “creatura” un’umanità che si lega perfettamente alla natura di chi sta interpretando. «Mi piacciono gli attori che sanno essere più che rappresentare: per me la differenza sta lì».

Belli i suoi duetti con Bentivoglio in Monterossi.

«Mi trovo bene con lui, non ci eravamo mai incontrati prima, ma sin dall’inizio ho avuto la sensazione di avere di fronte qualcuno che conosco da sempre. È come un amico.

E poi siamo entrambi interisti...».

“Monterossi” mette d’accordo pubblico e critica.

«È vero. Alla sua seconda stagione non ha perso la carica ironica e lo sguardo inconsueto: sono indagini con un taglio divertente, si usa il linguaggio dello humour con un occhio al sociale, soprattutto in quest’ultima serie che si occupa molto di periferie».

Come vede il suo sovrintendente Ghezzi?

«Mi piace, è un uomo demodè, e che se ne frega di sembrare all’antica. Una persona seria, corretta, molto leale. Ha modi bruschi, ma can che abbaia non morde».

Tornerà per una 3. stagione?

«Non lo sappiamo ancora. Me lo auguro».

Un successo inaspettato?

«Un po’ sì, a dire la verità. Puoi lavorare una vita a teatro, fare cinema e tv, e poi improvvisamente fai una cosa diversa e ti chiamano dall’altra parte del mondo per dirti che ti hanno visto. Amici in Australia stanno guardando la prima stagione di “Monterossi”. E altri, sempre in Australia, mi hanno visto in “Drop of gods - Nettare degli dei”, altra serie su Apple tv, una coproduzione Francia Giappone Stati Uniti girata tra Tokyo e Parigi».

E qui come ci è arrivato?

«Una serie di provini online fatti durante il covid, con l’attrice Fleur Geffrier a Parigi e il regista israeliano Oded Ruskin a Tel Aviv. Una storia presa da un manga giapponese ambientata nel mondo del vino, io interpreto un italiano che possiede una catena di ristoranti in Giappone. Come atmosfera ricorda “La regina degli scacchi”, dove la protagonista ha della capacità da scoprire un po’ alla volta».

E in “Doc 3” la vedremo a fianco di Argentero.

«Andrà in onda a gennaio: sono un professore universitario e medico che decide di intraprendere la carriera politica, entrando in contrasto col protagonista della serie. Un personaggio simpaticamente ambiguo».

Ma tornerà ancora nei panni di poliziotto?

«Sì, in “Alex Zeno, poliziotto a modo suo” una nuova serie Mediaset che inizierò a febbraio accanto a Marco Bocci. Ha un taglio poliziesco un po’ sopra le righe. Gireremo a Senigallia».

Nel film “Un mondo fantastico”, che ha pure scritto col regista Rovini, divide la scena con Andrea Bruschi.

«Siamo due uomini alla frutta. Mi piacevano questi due personaggi, il loro mondo di grandi conoscitori di musica del passato, gli anni della loro gioventù. Abbiamo vinto al Roma Independent Film Festival».

E lei è un adorabile bastardo, addirittura in kilt.

«E non sai mai se quello che dice è vero o no».

Mai pensato alla regia?

«No. Mi piace scrivere, ma non di mestiere: scrivo cose che mi piacciono e su temi che mi appartengono. Ma soprattutto amo scrivere e lavorare con persone che mi piacciono».

Ultimo aggiornamento: 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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