MODI E MODA di
Luciana Boccardi
La moda e la presa della Bastiglia
Martedì 7 Luglio 2020 di Luciana BoccardiQualcuno vuole che non sia casuale la data del 14 luglio scelta dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per la ripartenza della moda come evento celebrato con calendario di sfilate e occasioni di presentazione digitale. Niente pubblico, niente assembramenti, niente di tutto quello che si usava prima della pandemia . Le sfilate si faranno e si produrranno in digitale con possibilità per pochi ospiti invitati di assistere al trionfo del web che dovrebbe diventare - pare - il nuovo compagno di vita della moda. Certamente è con grande soddisfazione che il presidente della Camera, Carlo Capasa, ha delineato le prossime scadenze, a cominciare dal 14 luglio : se a Parigi quella data si festeggia come un segno di vittoria , una presa della Bastiglia virtuale verrà salutata anche in Italia, a Milano, dove verranno presentate collezioni uomo. Quattro giornate piene , dal 14 al 17 prossimo, per la prima Digital Fashion Week quasi interamente dedicata agli show room. Milano Digital Fashion Week sarà visibile ai canali digitali della Camera Nazionale della Moda Italiana (cameramoda.it; Instagram; Twitter; Facebook; Linkedin; Weibo; Youtube). Si prevede che oltre 25 milioni di persone potranno seguire le proposte di moda, confermando la validità di questo ripiego che potrebbe rappresentare un cambio di rotta da cavalcare con entusiasmo. 37 i brand che parteciperanno alle sflate digitali , con intermezzo di due sole sfilate fisiche (alle quali assisteranno - si prevede - pochi eletti) e saranno quella di Etro al Four Season e di Dolce & Gabbana nel cortile dell’ospedale Humanitas ( l’Humanitas University che il duo ha beneficiato n occasione del coronavirus)
La pandemia non ha intaccato la genialità soprattutto italiana che è sempre stata l’asse portante del successo italiano nel mondo. Tra le novità positive di questo dopo (o quasi-dopo) pandemia c’è la “riscoperta” della definizione “alta moda” che da tante stagioni in molti (noi tra i primi) abbiamo giudicato colpevolmente cancellata dalla nomenclatura italiana della moda. Le collezioni di alta moda infatti, se volevano trovare ospitalità dovevano trasferirsi a Parigi (affrontando i costi che possiamo immaginare ) Qui in Italia, dove i sarti che fanno alta moda esistono eccome , le collezioni haute couture venivano si e no presentate in tono minore sotto testate di forzatura (vedi “Atelier” inventata da AltaRoma per non scrivere il termine ”proibito” : Alta Moda, concesso solo a Parigi con l’Haute Couture). Una forma di scorrettezza che tanti stilisti di Alta Moda hanno dovuto subire per anni (per citarne solo alcuni il grande Balestra, Raffaella Curiel, Gattinoni, Michele Miglionico, Franco Ciambella, Camillo Bona, Nino Lettieri ) . E’ stato Giorgio Armani, il primo (come sempre) a decidere quest’anno di riportare in Italia la sua alta moda, che vedremo a Milano (festeggiando con l’occasione lo stilista anche per il prestigioso premio “Parete” che gli verrà consegnato nell’Università Bocconi di Milano). All’annuncio di Armani di riportare l’Alta Moda , il suo “Privè” , in Italia si sono subito associate importanti griffes , e il duo Dolce & Gabbana ha scelto di presentare due sfilate (una per l’uomo e una per la donna) a Firenze - ospiti di Pitti. Non sono ancora state comunicate ufficialmente le locations ma si prevede che la moda maschile sfilerà in Palazzo Vecchio e quella femminile, in una prestigiosa villa che domina l’Arno e Firenze. Ma la ciliegina sulla torta l’ha posta Dior con la decisione di Maria Grazia Chiuri di sfilare il prossimo 22 luglio, senza pubblico stipato ma con presenze qualificate , nell’atmosfera irripetibile di Lecce, davanti alla Cattedrale che sarà illuminata a giorno. Un omaggio che la Chiuri , con la sfilata Dior vuole dedicare a Lecce, che considera la sua vera città, al padre, originario del Salento, alla Puglia che la stilista ama in modo tutto particolare e che per l’occasione l’ha sostenuta anche con l’appoggio fattivo di Emiliano, il presidente della Regione (che ha voluto la Chiuri di Dior anche nel suo staff di governance regionale) .
Ricominciamo davvero? Il punto di domanda è pertinente. Ultimo aggiornamento: 19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA