Alla sua destra Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine, alla sinistra Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti, alle spalle, dietro a un grande scaffale di legno sul quale era visibile la maglieria che caratterizzerà il nuovo guardaroba maschile: i maglioncini da città, i giubbotti metropolitani per la prossina stagne fredda (autunno-inverno 2021-22), e dietro , come una immensa scenografia, una vetrata grande come l’intera parete lasciava scorgere gli alberi altissimi, il verde intenso del bosco di Solomeo dove sorge l’impero di Cucinelli immerso nella natura prorompente del villaggio umbro antico riportato allo splendore dall’intervento prezioso voluto da Cucinelli. Così la scena della conferenza internazionale che questa mattina alle 10 ha tenuto incollati allo schermo televisivo migliaia di giornalisti di tutto il mondo per l’apertura di Pitti Connect, una anticipazione streaming sul Pitti Uomo, il Salone che dovrebbe inaugurarsi in versione fisica, come ogni anno a Firenze, per presentare la nuova moda maschile. Ma il condizionale, legato alle vicende del coronavirus che conosciamo - è stato ribadito anche dall’ AD di Pitti, Raffaello Napoleone, che, prendendo la parola dopo il saluto ufficiale inviato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha sottolineato il dubbio che “ ove non intervengano nuovi fattori positivi , la più grande rassegna dedicata alla diffusone della moda maschie, così come le altre manifestazioni di Pitti , sono pronte alla riapertura con il pubblico non appena ne venga data facoltà dalle disposizioni per la pandemia”. Una conferma di positività è giunta anche dal Direttore Generale, Agostino Poletto, con la constatazione che “i marchi che hanno aderito al Pitti Connect che precede Pitti Uomo , hanno raggiunto il numero di sempre : una constatazione che lascia intendere che gli operatori della moda non mollano”.
Ha preso dunque la parola il padrone di casa, Brunello Cucinelli rivolgendosi al mondo con la conferma che “ora che abbiamo il vaccino non dobbiamo più solo sperare ma sapere che tutto tornerà come prima, anzi, no, meglio di prima, perché - ha detto - qualcosa di buono (al di là dei terribili lutti ) questa vicenda ci ha lasciato. Siamo più disponibili alla gentilezza, più propensi all’amabilità, alla comprensione, abbiamo voglia di tornare come eravamo ma non saremo più come eravamo: saremo migliori . Avremo anche una coscienza allertata perché ci siamo pur dovuti chiedere cosa a nostra volta avevamo fatto : eravamo stati rispettosi dell’ambiente? non abbiamo mai voltato le spalle alla povertà?”. Cucinelli non ha perso l’occasione per portarci all’interno del suo pensiero filosofico, quella scelta spirituale che resta la cifra di lettura che l’imprenditore umbro che ha inventato il “capitalismo francescano” non cessa di proporre come via da seguire.
Un pensiero particolare Cucinelli l’ha rivolto alla Cina - tramite una interprete che ha voluto vicino per ricordare quanto “ il paese della Muraglia abbia contribuito , sia ben presente nella nostra vita con una cultura che non solo alle creazioni che vengono prodotte qui a Solomeo dove l’Oriente ha offerto ispirazioni importanti , ma all’intera produzione di moda italiana ed europea ha dato occasioni di riflessione creativa infinite. Torneremo “sani”, attivi, pronti a un nuovo balzo in avanti e avremo di nuovo voglia di i “vestirci”: sì, avremo voglia di vestirci , perché è senza dubbio uno dei modi più vicini per ribadire che la vita continua “.
Non si sa dunque se davvero il prossimo 23 febbraio vedrà l’apertura reale, fisica, della fiera di Pitti Uomo A/I 2021-22, a Firenze, con la presenza di espositori e pubblico, giornalisti e amanti della moda. ma con l’iniziativa inaugurata oggi da Solomeo, Pitti Connect - voluta come anticipatore delle novità che vedremo (sa non “dal vivo” in streaming) è da oggi a disposizione di quanti vogliano vedere e sapere cosa propone la moda maschile per il prossimo anno.
Ultimo aggiornamento: 15-01-2021 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA