Tutti i settori produttivi vivono nel tunnel della preoccupazione più grande che non risparmia nessuno, ma la moda, con la chiusura dei negozi , il divieto di presentare le collezioni con le sfilate alle quali ormai eravamo abituati da mezzo secolo, l’assenza di voglie di qualsiasi tipo nel pubblico, prima fra tutte quella di apparire che è implicita al successo delle mode.Molti gli intoppi che nel corso dei tempi hanno frenato talvolta il percorso di creatività applicata dai sarti, oggi dagli stilisti, al desiderio di andare incontro a un modo di essere, di sentire che caratterizza quel tal periodo, ma ogni renata è stata seguita da una ripartenza alla grande avviata dalla volontà di essere svegli. Un propellente irrinunciabile che però in questo momento sta venendo meno , contestato con tenacia dalla volontà ferrea di tanti stilisti e imprenditori che tengono duro, inventano i modi più diversi per continuare a produrre, per infondere fiducia. Tra i primi si colloca Pitti Immagine, il centro di Firenze che organizza Pitti Uomo, Pitti Bimbo Filati, , e via via le varie edizioni che il centro fiorentino ha in animo di non far cessare proponendole con soluzioni diverse. Fissate già da oggi intanto le date per le rassegne le cui prossime edizioni 2021 si svolgeranno a Firenze, il 21 e 23 febbraio 2021 (nel rispetto di tutte le precauzioni previste) per le identità di Uomo, Filati e Bimbo.Saranno tre giorni di eventi speciali, fiere, installazioni e live digital che - promettono gli i organizzatori - interpreteranno il nuovo mondo che - visto che non è vietato sperare - potrebbe essere anche già un dopo-coronavirus! Le decisioni di Pitti scaturiscono anche dai risultato dell’importante meeting, “The age of new visions” (sponsor Unicredit) , che si è tenuto recentemente a Firenze , dal 10 al 13 settembre scorso, per immaginare un nuovo modo di accompagnare la moda. Vi hanno partecipato esperti di vari settori, tra cui Francesco Guiordano e Andrea Casini , l’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, la vice-presidente di Pitti, Antonella Mansi, Cristoiano Segafreddo, Raffaello Napoleone, Livia Firth, fondatrice di Green, Roberta Benaglia, Matteo Lunellli, Maria Luisa Frisa, Claudio Marenzi.Se Pitti non dorme, la moda ò ben sveglia anche nell’universo di Elisabetta Franchi che apre la sua quarta boutique in Russia, nel cuore di Mosca, dove il Garden Ring rappresenta il collegamento tra tutti i punti vendita prestigiosi della capitale.Moda e Arte insieme all’Aleph Hotel di Roma dove Giuseppe Modica invita ad elevarsi dai problemi quotidiani con la mostra che , correndo lungo un ideale filo blu, racconta una skyline urbana, sospesa tra cielo , nuvole, mura e monumenti. Guccifest, sarà un vero e proprio festival della moda proposto in Web (dal 16 al 22 novembre) con sette capitoli per sette giorni dedicati alla presentazione della nuova collezione in forma di vero e proprio film a episodi. Saranno sette momenti , tutti suggeriti dalla nostra vita di ogni giorno. scelti da Alessandro Michele, lo stilista di Gucci che ha rivoluzionato il modo di ”pensare” a un vestito. Si potrebbe prevedere una sorta di passo indietro nella sua visione di costume che finora aveva privilegiato un mondo onirico, lontano dalla realtà snobbata e tenuta in nessun conto. Alessandro Michele, che fino ad oggi , dall’alto della sua immagine truccata da Cristo , ha tenuto con il fiato sospeso gli incerti tra una scelta o l’altra di genere, sentenzia, lascia comunque intendere che oggi , concluso il momento di follie non accettabili in questo momento , bisogna ripensare al vestito come elemento che serve a distrarci da noi stessi, a raccontarci al prossimo nel modo più aderente alla realtà di un tempo che non accetta volentieri scherzi né sceneggiate funebri delle quali nessuno sente il bisogno. Saranno i colori, suddivisi nelle sette rappresentazioni di Gucci ad aiutarci ad affrontare giorni ancora durissimi ma permeati da una maggiore fiducia.Non si dorme certo da Cucinelli, lo stilista che sotto il mantello protettivo di un francescanesimo imprenditoriale vincente, continua la sua opera di interprete del nostro tempo senza sovrapposizioni cervellotiche o filosofie d’accatto. “ Oggi ci si deve vestire per sentirsi a proprio agio e mettere a proprio agio anche chi ci guarda. Per cui, niente stravaganze: che non significa niente fantasia. Con le sue collezioni urbane, lo stilista umbro ha fatto ancora centro per un 2021 all’insegna di una sobrietà ravvivata da interpretazioni al dettaglio, applicate qua e là, senza forzature ma con il rispetto per la quotidianità che dobbiamo comunque affrontare più sereni. "Moda è verità. "
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Luciana Boccardi