«L'unico rifiuto speciale sequestrato ieri nei terreni di mio padre è stato un frigorifero, ho detto a mio padre di smaltirli e non lasciarli in campagna. Lui pensava di poterlo riutilizzare, era fissato con il recupero di cose che invece andavano buttate». Così il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio a proposito del caso di suo padre, da alcuni giorni al centro delle polemiche prima per il lavoro nero nella sua azienda e poi per il sequestro di rifiuti inerti nel comune di Mariglianella, nel napoletano. Di Maio ha anche difeso il lavoro del giornalista Filippo Roma de Le Iene che ha rivelato la vicenda.
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