Narcotizzò e derubò anziano, poi si giocò i soldi: condannata la "nonnina casinò"

Martedì 9 Maggio 2017 di Luca Pozza
Il casinò di Venezia
VICENZA - La sua vicenda fece scalpore a livello nazionale, quando emerse, dopo una lunga indagine dei carabinieri di Vicenza, che la sua strategia era quella di conquistare la fiducia delle sue vittime per poi drogarle con sedativi e derubarli. E in diversi casi dopo aver prelevato soldi agli anziani, era andata a giocare al casinò di Venezia, dove la donna era un'autentica habitué, visto che si era recata oltre 200 volte in quattro anni.

In tribunale a Vicenza, Mirella Caterina Pallaro, 71 anni, originaria della provincia di Padova ma poi trasferitasi nel Vicentino (residente ad Arcugnano ma di fatto domiciliata a Torri di Quartesolo), è finita di nuovo a processo per aver sedato e derubato un 77enne vicentino - l'episodio risale al luglio 2015 - al quale aveva sottratto il bancomat e il pin dal portafoglio dopo che lo stesso si era addormentato. Oggi il gip Roberto Venditti ha emesso una sentenza che condanna la "nonnina casinò" (questo il soprannome che le venne dato) a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa.

Alla donna, arrestata nel novembre 2015 e già condannata, sono stati contestati almeno 13 casi (anche ai danni di signore anziane) registrati tra le province di Vicenza, Padova e Venezia. E almeno in un caso la Pallaro era stata inoltre ritenuta colpevole di aver provocato all'anziano delle lesioni per insufficienza respiratoria e sincope di calore in seguito dell'ingestione del sedativo.
 
Ultimo aggiornamento: 18:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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