VICENZA - Aveva affittato la casa a due fratelli, ma con l'accordo che avrebbe tenuto una stanza per sé (peraltro chiusa a chiave con un lucchetto), nella quale ha riposto tutte le sue proprietà, compreso un costoso corredo da sposa e diversi elettrodomestici, per un valore di diverse migliaia di euro. L'accordo, tra una signora italiana di 37 anni e una coppia di albanesi, regolari in Italia, è andato avanti per un po' di tempo, sino a quando la donna non ha chiesto a loro di andarsene, visto che non pagavano l'affitto.
I due fratelli, Gentian e Arber Pina, rispettivamente di 39 e 33 anni, hanno così deciso di trasferirsi per andare ad abitare in un'altra abitazione della città. Ma alla fine del trasloco la signora si è accorta che i due avevano lasciato la porta di casa aperta ma soprattutto che la "camera vietata" era stata quasi completamente svuotata. A quel punto, senza perdere tempo, ha allertato il 113, avvisando la Polizia che il più vecchio dei due, professione camionista, era solito muoversi a bordo di un furgone bianco. Il mezzo, poche ore dopo, è stato rinvenuto dagli agenti della squadra Volanti in via Colombo, proprio mentre i due stavano scaricando alcuni sacchetti neri, nei quali c'era parte delle cose rubate alla signora. I due sono arrestati per furto in concorso.
Ma la vicenda non è finita qui visto che all'interno della nuova abitazione dei fratelli, gli agenti hanno trovato due albanesi irregolari, entrambi 29 anni, ai quali la coppia aveva dato alloggio, che sono stati denunciati per clandestinità.
