VICENZA - La Polizia di Vicenza ha sgominato il sodalizio criminale che riforniva di cocaina la "Vicenza bene", formata da imprenditori, professionisti e studenti universitari benestanti: si tratta di una banda italo-albanese formata da giovani con una sfilza di precedenti alle spalle e la voglia di fare soldi facili. Per questo la Squadra mobile ha chiamato "Easy Money" l'operazione che si è conclusa ieri con l'arresto di quello che è ritenuto il boss, Erjon Xhindole, albanese di 35 anni, e la denuncia in stato di libertà di nove persone tra cui la compagna di Xhindole, una romena sua coetanea. Tutti e dieci andranno a processo per spaccio di droga, mentre per il capo-banda, di professione buttafuori nelle discoteche, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari con addosso il braccialetto elettronico.
L'indagine era iniziata ben quattro anni fa, nel 2013, e aveva già portato dietro le sbarre altri componenti del gruppo. Tutti erano specializzati nella vendita di cocaina, che spacciavano nei bar, nelle discoteche e nelle sale scommesse, prevalentemente a clienti italiani, come detto anche di alto rango. I poliziotti hanno calcolato che ognuno di loro riforniva dai cinque ai dieci clienti al giorno, in vari punti di città e provincia: un quantitativo stimato in almeno 150 grammi alla settimana per un giro d'affari di circa 30 mila euro, proseguito per molto tempo.
Ultimo aggiornamento: 14:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'indagine era iniziata ben quattro anni fa, nel 2013, e aveva già portato dietro le sbarre altri componenti del gruppo. Tutti erano specializzati nella vendita di cocaina, che spacciavano nei bar, nelle discoteche e nelle sale scommesse, prevalentemente a clienti italiani, come detto anche di alto rango. I poliziotti hanno calcolato che ognuno di loro riforniva dai cinque ai dieci clienti al giorno, in vari punti di città e provincia: un quantitativo stimato in almeno 150 grammi alla settimana per un giro d'affari di circa 30 mila euro, proseguito per molto tempo.
