VICENZA - Un profugo di 30 anni, sedicente pakistano, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza e della Setaf, per aver molestato una ragazzina americana di 14 anni, figlia di una dipendente che lavora alla base Usa. Il fatto è avvenuto a Campo Marzo, sul versante che sfocia in viale Eretenio, nei giorni scorsi ma solamente oggi l'Arma ha reso noto i dettagli della vicenda: l'uomo, sottoposto a fermo indiziario di delitto, deve rispondere del reato di violenza sessuale ed è finito in carcere. L'arresto dello straniero, di nome Sarfraz ma di fatto senza cognome in quanto arrivato in Italia senza documenti, è stato poi convalidato, anche se poi è stato rimesso in libertà dal giudici con l'obbligo di firma quotidiano nella caserma di via Muggia. Prima di questo episodio l'uomo, già segnalato nell'area di Campo Marzo, era privo di precedenti.
Secondo quanto ricostruito dai militari la ragazzina, come ogni giorno, lo scorso 26 settembre, attorno alle 16.30, era andata con il suo cucciolo nello spazio adibito allo sgambamento dei cani, che si trova sul lato est di Campo Marzo. Durante la passeggiata è stata avvicinata dal pakistano che già in passato aveva tentato nei suoi confronti, sempre nella stessa zona, un approccio verbale, ma era stato rifiutato. Questa volta il 30enne è andato oltre: ha infatti tentato un contatto fisico, mettendole una mano sulla spalla, tentando di toccarle il seno e poi cercando di darle un bacio. Spaventatissima la ragazzina si è subito allontanata, mantenendo la calma e senza gridare, e una volta arrivata a casa ha raccontato tutto alla madre: quest'ultima ha subito allertato la Setaf presso la caserma Ederle, poi intervenuti sul posto assieme ai carabinieri di Vicenza.
Poco dopo, durante il sopralluogo in viale Eretenio, alla presenza della stessa ragazzina assieme alla madre, Sarfraz, è stato rinosciuto dalla minorenne e così è stato subito fermato e arrestato.