«Su Veneto Banca indaga procura
di Roma, su PopVi ancora Vicenza»
Consoli é ai domiciliari in centro città

Martedì 2 Agosto 2016
«Su Veneto Banca indaga procura di Roma, su PopVi ancora Vicenza» Consoli é ai domiciliari in centro città

VICENZA - L'arresto dell'ex amministratore delegato di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, stamane, da parte della Gdf, per i reati di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza ed aggiotaggio, non ha mancato di avere risvolti vicentini, viste le simili disavventure patite dalla banca trevigiana e dalla Popolare di Vicenza. Consoli si trova ora ai domiciliari in un palazzo di sua proprietà in contrà Mure Pallamaio a Vicenza.

La prima reazione è stata quella di Giovanni Schiavon, vice presidente dell'istituto di Montebelluna e fondatore dell'Associazione degli azionisti di Veneto Banca, nonché ex presidente del Tribunale di Treviso, che ha sottolineato un aspetto della vicenda: «Mentre per Veneto Banca procede la Procura della Repubblica di Roma e scattano gli arresti, per la Banca Popolare di Vicenza la competenza è rimasta a Vicenza e, nonostante la maggiore gravità del quadro di quella banca, verso gli ex amministratori non succede nulla del genere... Giovanni Zonin, ex presidente, si è disfatto nel frattempo di tutti i suoi beni - dichiara Schiavon - e questo di per sè mi pare una coda di paglia non indifferente». Ma Schiavon pone anche una critica all'operazione della Gdf su input della Procura romana: «Arrestare una persona in via preventiva è sempre grave, ma farlo dopo un anno, quando evidentemente non c'è più pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato, è qualcosa che non capisco». 

Reazione vicentina anche quella del consigliere regionale Sergio Berlato di Fdi/An. «Gli arresti, le perquisizioni e i nomi degli indagati per lo scandalo di Veneto Banca non ci stupiscono. La vicenda non poteva concludersi solo con un intervento di salvataggio da parte del fondo Atlante e un rinnovo del cda. È da appurare la responsabilità diretta di chi in tutti questi anni ha avuto il controllo dell'istituto di credito. Diamo fiducia all'operato della magistratura perché in tempi brevi possa far chiarezza su tutte le questioni riguardanti non solo Veneto Banca ma anche il caso analogo della Banca Popolare di Vicenza».

I senatori grillini del M5s, il vicentino Enrico Cappelletti e Gianni Girotto dichiarano: «A questo importante sviluppo giudiziario speriamo ne seguano altrettanti per le inchieste in atto sulla Banca Popolare di Vicenza, scandalo sul quale abbiamo già presentato diverse denunce in Procura. L'arresto di Vincenzo Consoli , ex ad di Veneto Banca segna un punto di svolta nelle indagini su questo istituto di credito.

Una azione quella della magistratura che arriva dopo anni di denunce del Movimento 5 Stelle tramite esposti in Procura e interrogazioni. Su Veneto Banca la politica dei vecchi partiti dalla Lega al Pd passando per Forza Italia ha la coscienza politicamente sporca. Zaia era sempre in prima fila alle assemblee degli azionisti a sostenere Consoli come avvenne nel 2010 , nel 2008 l'allora sindaco di Montebelluna Laura Puppato, oggi senatrice Pd gli conferì la cittadinanza onoraria. Titolo che è stato revocato solo a marzo di quest'anno».

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA