La scuola Calderari vince 20 tablet
e gli alunni diventano programmatori

Giovedì 11 Febbraio 2016 di Roberto Cervellin
Da sinistra il presidente degli artigiani Agostino Bonomo, la dirigente Maria Cristina Sottil e Sandro Venzo di Confartigianato

VICENZA - Che i giovani abbiano confidenza con telefonini e computer non è una novità. Tant'è vero che ad alcuni di loro gli artigiani di Vicenza proporranno addirittura dei laboratori per la sperimentazione dei linguaggi di programmazione digitale. Naturalmente attraverso il gioco.

Gli studenti di Vicenza studiano per diventare dei maestri in materia di informatica. Si chiama "coderdojo" l'iniziativa promossa dall'associazione di via Fermi destinata a sfruttare le applicazioni software in prodotti e servizi. Una sorta di artigianato creativo che, sulla scia della "Buona scuola" lanciata dal governo, si propone di coniugare le esigenze dell'imprenditoria locale con le conoscenze tecnologiche chieste alle nuove generazioni.

Una scuola proiettata all'informatica


Succederà in marzo in occasione della settimana dell'artigianato, durante la quale verranno coinvolti non solo gli alunni, ma anche gli insegnanti, sempre con laboratori destinati a favorire la digitalizzazione nelle scuole. Intanto i ragazzi della media Calderari si sono aggiudicati i 20 tablet messi in palio dal progetto "Vicenza coding for the future".

La consegna ha avuto luogo l'11 febbraio alla presenza, tra gli altri, del presidente provinciale degli artigiani Agostino Bonomo, della dirigente Maria Cristina Sottil e di Sandro Venzo della giunta di Confartigianato. Primo del genere nel Vicentino, il concorso ha interessato gli 11 istituti comprensivi della città che, nell'ottobre scorso, avevano presentato una scheda su attrezzature e progetti didattici in campo informatico. Una commissione ha quindi scelto la scuola di via Legione Antonini, che utilizzerà i tablet per le attività scolastiche.

Ultimo aggiornamento: 16:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA