Scontro sulla vigilanza notturna in centro: «Marchetta pre-elettorale»

Martedì 27 Dicembre 2016 di Roberto Cervellin
Da sinistra il comandante Cristiano Rosini e l'assessore Dario Rotondi

VICENZA - Parola d'ordine è sicurezza. In città sono arrivate le guardie giurate. Da qualche giorno a sorvegliare strade, palazzi, negozi e monumenti ci sono i Rangers. Si tratta di un servizio notturno che durerà 6 mesi. Ma l'esperimento, avviato la notte di Natale con l'obiettivo di tutelare il patrimonio pubblico, solleva molte polemiche. «E' una marchetta pre-elettorale - tuonano i sindacati delle Cub-Confederazioni unitarie di base - Perché il sistema di videosorveglianza non viene reso efficiente? A preoccupare, a quell'ora, sono solo gli episodi di criminalità di competenza delle forze dell'ordine statali».

Dal centro ai quartieri, gli agenti, armati, avranno il compito di controllare le zone a rischio, spesso prese di mira da vandali che imbrattano muri, danneggiano panchine, cassonetti e arredi. «In caso di necessità saranno autorizzati a intervenire anche con le armi a difesa», presisano l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi e il comandante della polizia locale Cristiano Rosini.

L'attività verrà svolta da mezzanotte alle 7.15, 7 giorni su 7, da 2 uomini a bordo di due mezzi, che garantiranno così la sorveglianza in un orario non coperto dalla polizia locale, che termina all'una di notte. In caso di necessità le guardie potranno essere impiegate in orario diurno. «All'occorrenza, direttamente sul posto, potranno essere nominati ausiliari di polizia giudiziaria - aggiunge l'assessore - I Rangers si sono aggiudicati il servizio per 48mila euro».

Per le Cub la spesa è eccessiva: «E' di giorno che serve più personale sulle strade. Con i 100mila euro destinati alla proroga del servizio di altri 6 mesi, avrebbero potuto assumere 4 agenti di polizia locale». Critico anche il gruppo social “Vicenza i vicentini”: «Se due vigilantes privati messi in campo per pattugliare un'intera città sono un'iniziativa utile per la sicurezza, un presidio fisso di due vigili a Campo Marzo non dovrebbe essere almeno ugualmente efficace? Siamo stanchi di essere presi in giro».

Non è la prima volta che palazzo Trissino si avvale della vigilanza privata. L'estate scorsa quest'ultima era stata chiamata, sempre per un periodo sperimentale, per pattugliare Campo Marzo e le aree dello spaccio. Sulla questione sicurezza Sergio Rebecca, presidente provinciale di Confcommercio, chiede di più: «Non siamo ancora al presidio fisso che abbiamo invocato per tenere sotto controllo i punti caldi, ma è un passo avanti».
 

 

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