VICENZA - Vanno al funerale della zia a Mestre, parcheggiano, con il permesso, in zona a traffico limitato e si vedono recapitare una multa di 190 euro. E' la storia di malaburocrazia di Luigi Ferracin, 74 anni, e della moglie Ada Vicentin, 72, residenti a Vicenza che, nell'aprile scorso, avevano preso parte al funerale di una zia di Ada. Luigi, per problemi di deambulazione, ha un permesso per transitare e sostare in ztl. Ma, a quanto pare, negli archivi veneziani la sua targa non è registrata.
Risultato: dopo alcune settimane a casa di Luigi e Ada, che hanno tre figli, è arrivata una multa di 73 euro. L'auto, infatti, era stata fotografata dalle telecamere di videosorveglianza. «Com'è possibile? - si chiedono i coniugi, sposati da 48 anni -. Il permesso ci è stato rilasciato dal comune». A quel punto i Ferracin decidono di inviare alla prefettura veneziana carte e documenti che attestano il diritto di lasciare il veicolo in zona a traffico limitato. Ma la risposta è come una doccia gelata: la contravvenzione è salita a 190 euro e va pagata, altrimenti scatterà la riscossione coatta. «Come si permettono? - incalza Luigi -. E' possibile che sia stato lasciato solo? Nessuno mi ha difeso. Nessuno».
Il signor Ferracin si rivolge quindi al giudice di pace di Vicenza per un eventuale ricorso, ma gli viene suggerito di parlare con quello di Venezia. Per Luigi oltre al danno, la beffa: alla loro età i coniugi devono anche sobbarcarsi dei viaggi a Venezia. «Alla fine credo che sarò costretto a pagare - commenta amaro - ma sono arrabbiato e deluso».