«Niente ghiaccio, ma c'è lo spaccio»: proteste per il "no" alla pista

Martedì 6 Dicembre 2016 di Roberto Cervellin
Quest'anno in Campo Marzo niente pista di ghiaccio

VICENZA - «Niente ghiaccio, ma c'è lo spaccio». In Campo Marzo la pista di pattinaggio sul ghiaccio non tornerà. Diversamente da quanto annunciato, il comune ha deciso di rinunciare alla struttura perché le offerte erano troppo onerose. E sui social i commenti si sprecano. «Meglio tenersi i fattoni e lo spaccio che una stupida pista di pattinaggio. Ho fatto pure la rima», osserva un cittadino. «E' il secondo anno di seguito che la cancellate. Che delusione», è lo sfogo di un'altra persona. Poi c'è chi va giù duro: «Non ci sono risorse economiche. Spesi tutti per i finti profughi».
 

 

Sotto accusa il «no» dell'amministrazione alle richieste, tutte superiori ai 30mila euro fissati dal bando per le spese di installazione, consumi energetici e oneri fiscali. E l'unica offerta che ha risposto alla gara «non è risultata in possesso dei requisiti del bando ed è stata dichiarata non regolare». Per palazzo Trissino è stato quindi «inevitabile rinunciare all'iniziativa che l'assessorato alla formazione si augura di riproporre il prossimo inverno».

La struttura, assente da Vicenza dal 2014, era prevista tra viale Roma e il parco giochi di viale dell'Ippodromo, nel cuore dell'area al centro di polemiche per il degrado e i casi di spaccio, più volti denunciati anche dal gruppo social “Vicenza fa rima con decadenza”. Il progetto rientrava nel programma delle iniziative per le festività natalizie promosse da comune e associazioni.

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