VICENZA - Palazzo Trissino batte il giardino del teatro Olimpico e la basilica palladiana. I monumenti simbolo di Vicenza sono troppo cari per le nozze e così molti sposi decidono di “ripiegare” sulla sede del comune. Un dato su tutti: nel 2016 in basilica e all'Olimpico sono stati celebrati rispettivamente 3 e 2 matrimoni - a settembre ne sono previsti altri due - contro i 122 della sala degli Stucchi. Il totale degli incassi è di 20 mila euro, di cui 9 mila fruttati da palazzo Trissino. Insomma, se da una parte quest'ultimo pare attrarre per i prezzi più abbordabili, dall'altra i complessi palladiani, anche con poche cerimonie, fruttano incassi maggiori.
I numeri sono chiari. Per la basilica palladiana bisogna sborsare 2 mila euro, per la pinacoteca 1500, per il parco dell'Olimpico e villa Guiccioli mille euro. Meno costosa come detto la sala degli Stucchi: 250 euro. A questi edifici si sono aggiunti di recente tre complessi privati. Si tratta di palazzo Valmarana Braga e delle ville Valmarana ai nani e Ghislanzoni Curti. Del resto ormai da qualche anno le nozze con rito civile superano costantemente quelle in chiesa. Nel 2015 in città le prime sono state 195 e le seconde 123. Il capoluogo berico intende strizzare l'occhio non solo ai vicentini, ma anche ai turisti. «Crediamo che ampliare l'offerta possa dare visibilità a Vicenza affinché venga scelta da chi viene da fuori città o dall'estero», ammette l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti.
Le cifre subiranno comunque un incremento con le unioni civili, scattate il 5 settembre.
Per queste valgono regole e costi dei matrimoni.
