Manifestazione e volantini contro
licenziamenti Prix: «Attacco ai diritti»

Venerdì 12 Febbraio 2016 di Roberto Cervellin
La manifestazione promossa l'11 febbraio in piazza Castello a Vicenza

VICENZA - Dai disordini alla manifestazione pacifica. A pochi giorni dai tafferugli davanti al Prix di Grisignano di Zocco, in piazza Castello a Vicenza è andata in scena un'iniziativa di solidarietà nei confronti 70 lavoratori della cooperativa Leone, rimasti senza lavoro in seguito alla decisione dei vertici della catena Prix - in mano ai fratelli Fosser - di disdire l'appalto.

La sera dell'11 febbraio alcune associazioni pacifiste, tra cui il Bocciodromo, hanno promosso un sit-in contro "lo sfruttamento che colpisce molti lavoratori del Nordest". "Ci preoccupa il fatto che un'azienda metta in mezzo a una strada i lavoratori da un giorno all'altro, scaricando sulla collettività i costi sociali dei licenziamenti - hanno detto - Questo è possibile perché l'introduzione del Jobs act ha aumentato la ricattabilità nei posti di lavoro, con lo strumento del cambio d'appalto tra cooperative. E' un attacco ai diritti dei lavoratori". Il 13 febbraio si replica. Di fronte al Prix di viale san Lazzaro è previsto un volantinaggio da parte degli stessi attivisti per sensibilizzare i vicentini al problema degli appalti e della precarietà. 

Intanto sul tema interviene Marina Bergamin, segretaria provinciale della Cgil: "Quanto è accaduto al Prix non deve ripetersi, la vertenza va ricomposta. Sono anni che denunciamo la degenerazione del diritto del lavoro, l'avvento di aziende avventuriere, la logica del massimo ribasso. I lavoratori si possono tutelare con il rispetto della contrattazione e delle regole. Siamo certi che una buona occupazione ha ricadute positive nei servizi, soprattutto quando si parla di persone". Emilio Viafora della Filcams Cgil del Veneto commenta: "Il sindacato ha proposto un osservatorio regionale sugli appalti e sul fenomeno delle cooperative spurie, l'applicazione del contratto nazionale degli appalti e l'introduzione della clausola sociale nel cambio di appalto in modo da garantire l'occupazione".
Sulla stessa linea Massimo D'Angelo del comitato direttivo della Filt Cgil: "Serve un patto territoriale della legalità per contrastare la concorrenza sleale e gli appalti al massimo ribasso". Roberto Fogagnoli della federazione vicentina di Rifondazione comunista ammonisce: "Va ristabilita la legalità dello sfruttamento, della precarietà e del dispotismo padronale".

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