Borgo Berga, Tav, Del Din: la città rischia l'espulsione dell'Unesco

Giovedì 22 Dicembre 2016 di Roberto Cervellin
Per gli ambientalisti il complesso di Borgo Berga è abusivo
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VICENZA - «C'è un abuso e nessuno lo ferma». Marchio Unesco sempre più rischio. Ex Cotorossi, base Usa all'ex Dal Molin e Alta velocità le opere più controverse nel mirino di Icomos, il consiglio internazionale dei monumenti e dei siti protetti nonché braccio operativo dell'Unesco, a cui il comune ha inviato una documentazione in cui replica alle obiezioni sullo stato di conservazione della città. Il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci è categorico: «A differenza di chi ha incredibilmente chiesto che Vicenza sia espulsa dall'Unesco, mi sembra che abbiamo dimostrato che abbiamo a cuore il mantenimento del riconoscimento».

Sotto accusa, in particolare, quello che gli ambientalisti hanno battezzato “l'ecomostro”, ovvero il complesso che sta sorgendo a Borgo Berga, accanto al nuovo tribunale e a due passi dalla Rotonda e da villa Valmarana “ai nani”. Il caso è finito sul tavolo del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, al quale il senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti ha chiesto di verificare la regolarità dei lavori.

Lavori che, per Legambiente, Italia Nostra e comitato antiabusi vanno sospesi perché il permesso di costruire è scaduto da oltre 2 anni. Senza contare il rischio idrogeologico dell'area. Ma c'è di più. «Siamo di fronte alla sospensione della legalità, anche per il mancato sequestro di tre lotti - rincarano gli ambientalisti - L'amministrazione non ha mai aperto un procedimento per accertare la regolarità del piano, mentre i funzionari non sanzionano un conclamato abuso edilizio e non rispondono alle nostre diffide». La giunta risponde che il completamento delle costruzioni è legato all'esito delle indagini della procura e ricorda l'armonizzazione di Gonçalo Byrne nonché il progetto del verde affidato al paesaggista João Nunes.

Quanto alla caserma americana, palazzo Trissino precisa che il parco in arrivo all'ex aeroporto fungerà da filtro tra l'insediamento militare e il territorio circostante. Quanto al Tav, Bulgarini ribadisce che la soluzione del tunnel sotto i Berici è stata sostituita da quella che prevede il mantenimento della stazione attuale e la realizzazione di una periferica in Fiera.
 

 

Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 13:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA