Accordo sindacato-banca: 234 uscite e proroga del contratto integrativo

Venerdì 16 Dicembre 2016
Accordo sindacato-banca: 234 uscite e proroga del contratto integrativo
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Sindacati e Banca Popolare di Vicenza hanno raggiunto l'accordo su 234 uscite e la proroga del contratto integrativo. In particolare si tratta, spiega in una nota la First Cisl di 197 esodi volontari mediante l'utilizzo del Fondo di solidarietà del settore, al cui assegno è aggiunto un incentivo inversamente proporzionale al reddito, e ulteriori 37 uscite incentivate per chi ha già maturato i requisiti pensionistici. «Non sappiamo se sia merito del nuovo amministratore delegato Fabrizio Viola, ma la realtà dice che, dopo tre mesi di trattative mai chiuse e nove mesi di successiva stasi, c'è stato finalmente un cambio di passo che ha permesso di raggiungere un accordo positivo», sottolinea Sara Barberotti della Segreteria nazionale di First Cisl. L'accordo - spiega Paolo Ghezzi, responsabile di First Cisl nel gruppo BpVi - da un lato esclude penalizzazioni eccessive per i lavoratori che escono nei prossimi due anni e dall'altro non comporta ricadute economiche su chi resta, essendo stati prorogati gli effetti del contratto integrativo aziendale«.

L'intesa raggiunta con la Banca Popolare di Vicenza «è importante perché prevede 230 uscite ma solo su base volontaria, senza alcuna forma di coercizione nei confronti lavoratori», sottolinea Giuliano Xausa, segretario nazionale della Fabi rilevando che «questo accordo, a cui si è giunti anche grazie al buonsenso del nuovo management, dovrà essere il paradigma per affrontare le riorganizzazioni del prossimo futuro». Ai prepensionamenti, ricorda la Fabi, potranno accedere tutti coloro che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2019. Mentre la proroga del contratto integrativo aziendale è fino al 30 giugno 2017, con possibilità di ulteriore proroga al 31 dicembre 2017. Xausa evidenzia inoltre che «il mantenimento del criterio di volontarietà delle uscite resta, infatti, la nostra linea del Piave. Se nei prossimi mesi si tenterà di forzarla, imponendo i licenziamenti collettivi, andremo allo scontro proclamando lo sciopero generale della categoria».

«Un accordo che non basta a risolvere i problemi della Banca Popolare di Vicenza ma che è un segnale di ripresa nelle relazioni industriali dopo mesi di assordante silenzio e che offre la possibilità di uscita ai colleghi più anziani volontariamente e senza ripercussioni traumatiche sulla tenuta della occupazione in azienda e senza gravare sulle economie dei dipendenti», aggiunge poi la segretaria nazionale della Uilca Paola Minzon.
Ultimo aggiornamento: 19:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA