Assalti ai bancomat: 16 arresti. Erano già stati presi e poi liberati

Martedì 17 Gennaio 2017
Assalti ai bancomat: 16 arresti. Erano già stati presi e poi liberati
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Sedici misure cautelari vengono eseguite in queste ore nei confronti di altrettante persone del Trevigiano ma anche delle province di Padova, Venezia, Vicenza e Verona, ritenute a vario titolo membri di due differenti associazioni criminali specializzate in assalti ai bancomat. L'operazione è stata messa a segno dai carabinieri del reparto operativo-nucleo investigativo di Treviso, con il concorso di militari dei comandi territorialmente competenti, del quarto Btg Veneto, del nucleo cinofili di Torreglia (Padova) e del quattordicesimo Nec.

Gli assalti ai bancomat si susseguono. L'ultimo, quello avvenuto venerdì notte verso le tre alla filiale del Credito Trevigiano di San Giuseppe di Cassola, a duecento metri dalla chiesa parrocchiale e in un'area densamente popolata, con un' "azione militare" da parte di tre banditi fuggiti dopo pochi minuti, fa ancora parlare molto la popolazione. Decine e decine di famiglie sono state svegliate nel cuore della notte dal botto, provocato da un ordigno, e dal seguente blitz nella filiale. I carabinieri stanno seguendo le indagini e interrogando i testimoni. Ancora si ricorda l'assalto altrettanto "militare" avvenuto in via Roma a Romano d'Ezzelino l'anno scorso, con un boato sentito nel raggio di chilometri e una fuga in auto vista da tante persone.

Quindici delle misure cautelari messe in campo in queste ore sono detentive, mentre una consiste in un obbligo di dimora. Le persone finite nel mirino dei carabinieri sono ritenute responsabili di almeno 35 episodi in numerose località del Veneto e della Lombardia. I destinatari delle misure sono gli stessi già arrestati il 29 settembre scorso e poi rimessi in libertà a seguito di sentenza del tribunale del riesame di Venezia.

Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA