Emergenza scuola, Valstagna va a Cismon: assemblea con i genitori

Martedì 23 Maggio 2017 di Roberto Lazzarato
Valbrenta, scuola Cismon, Ferazzoli, Perli

VALBRENTA. «Prima di tutto la sicurezza degli alunni», ha ribadito il sindaco di Valstagna Carlo Perli e confermato il presidente dell’Unione Montana Valbrenta Luca Ferazzoli durante l’animata assemblea, ieri sera, a Cismon del Grappa, tra genitori, sindaci di Cismon, Valstagna e San Nazario (lamentata l'assenza di Campolongo), la responsabile dell’Istituto Comprensivo Carla Carraro, tecnici che hanno eseguito la perizia sulla scuola primaria di Valstagna 'Papa Giovanni XXIII', sollecitata dal comitato genitori.

I tecnici hanno confermato nella loro analisi le carenze emerse sia dal punto di vista sismico, che statico, della struttura valstagnese risalente agli anni ’50, secondo i parametri previsti dalla normativa in vigore. Ragione per cui tali condizioni, per motivi di sicurezza, inducono a non utilizzare l’immobile. Scatta quindi l’emergenza alla quale, in tempi brevi, bisogna trovare soluzione. Non facile, sia per gli aspetti logistici, sia per «la nostra frustrazione - sottolineano i genitori sottoscrittori del documento trasmesso al presidente dell’Unione Montana e al sindaco di Valstagna, - dal momento che avevamo scelto Valstagna come riferimento per l’istruzione dei nostri figli in virtù dei servizi che poteva offrire e oggi perdiamo (quasi certamente in via definitiva) la scuola elementare».
 

 

Al di là delle polemiche sulle responsabilità di quanto sta accadendo, sulla lungimiranza delle scelte politiche promesse o mancate relative alla realizzazione del polo scolastico della Valbrenta, resta di fatto che dev’essere affrontata l’emergenza di una scuola considerata non utilizzabile per dare continuità scolastica ad una settantina di alunni. «Risolviamo l’emergenza e poi vediamo di attivare un progetto unico didattico di Valle», ha proposto il sindaco di Valstagna. La Carraro e Ferazzoli hanno spiegato che i tentativi intrapresi per trovare una soluzione presso altre strutture a Campolongo, Solagna e l’Istituto Bombieri a Valstagna hanno dato esito negativo.
Una prospettiva l’ha offerta il sindaco di Cismon, Ferazzoli, «per superare l’emergenza e nell’ottica di uno spirito unitario che deve condizionare il futuro della Valbrenta», mettendo a disposizione del plesso di Valstagna la scuola elementare cismonese idonea ad accogliere le sue cinque classi, assicurando gli interventi necessari per garantire un servizio completo e migliorativo, con l’opportunità di dare continuità al ‘tempo pieno’ che, ha evidenziato la Carraro, se per qualsivoglia motivo venisse meno, sarebbe praticamente impossibile riproporlo in seguito. Le maggiori perplessità sono legate alla precarietà della soluzione proposta, la mancanza di sicurezza sulle prospettive future e ai pericoli legati al trasferimento dei bambini, ma Ferazzoli ha assicurato la copertura del trasporto scolastico.

«Bisogna riprogettare la scuola nell’ottica del comune unico - è intervenuto un genitore, Michele Moro, ex consigliere - per dare un futuro ai nostri figli». I genitori, che hanno visitato la scuola di Cismon, hanno chiesto una definizione, nel giro di pochi giorni, della proposta, mensa, orari degli scuolabus, in modo da poter decidere entro la chiusura delle scuole, 9 giugno, se e dove iscrivere i propri figli il prossimo anno scolastico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci