Rosso fa chiarezza sul mercato: «Ma Falzerano è stato scorretto»

Venerdì 3 Febbraio 2017 di Francesco Bordignon
Stefano Rosso ha voluto far chiarezza su tutto quello che è successo in questo mercato invernale.
BASSANO - La versione di Stefano Rosso. Il presidente del Bassano Virtus, a conclusione della sessione di mercato invernale, che ha visto più partenze che arrivi, ha voluto spiegare il motivo di alcuni movimenti che hanno messo in subbuglio la piazza giallorossa e che non sono piaciute a molti tifosi del Soccer Team. Come sempre, totale franchezza del “Prez” che non ha risparmiato anche dure affermazioni verso un suo ex giocatore (Falzerano), in più è stato anche chiarito il “caso “Bizzotto”, con l’ex capitano che ha perso la fascia in dicembre a favore di Rosso.
 
«Abbiamo fatto più movimenti di quellI che ci aspettavamo di dover fare - ha spiegato Stefano Rosso -, ma ci siamo visti costretti per situazioni di scarso rendimento, situazioni comportamentali, per mancato allineamento con gli obbiettivi societari e in alcuni casi, uno in particolare, la forte volontà di un giocatore di cambiare squadra».
 
Il caso più ecclatante, Marcello Falzerano. «Noi abbiamo cercato di trattenerlo fino all’ultimo, c’era sul tavolo un rinnovo già a giugno, ma il giocatore ha sempre espresso il desiderio di giocare in una categoria superiore. In estate non abbiamo avuto richieste dalla B, il giocatore ha fatto bene fino a dicembre ma poi è entrata a gamba tesa un’altra società (il Venezia ndr) e il ragazzo si è messo nella posizione, da solo, di essere ceduto – continua il presidente -, abbiamo provato a trattenerlo, abbiamo anche trovato una squadra di B che lo avrebbe peso per lasciarcelo in prestito fino a giugno, ma ha vinto il vil denaro di fronte alla categoria. Il giocatore è stato scorretto, ci sono testimoni anche, Falzerano ha detto che avrebbe boicottato la squadra e che la avrebbe preferita vedere ai play out rispetto che ai play off.  Siamo stati tentati di tenerlo qui e lasciarlo in tribuna, alla fine alle nostre condizioni abbiamo lasciato andare il ragazzo a Venezia».
 
Sul mercato d’entrata. «Il Bassano ha cercato fino all’ultimo di rinnovare i migliori giocatori, non siamo impazziti, ma lo facciamo con le nostre condizioni e con il budget. Ingressi? Ci siamo rinforzati a centrocampo, reparto che ha subito più infortuni e ha costretto D’Angelo a varie invenzioni». Sui nuovi, il Prez lascia la parola a Werner Seeber. «Ci siamo conventrati sul centrocampo, ci serviva una mezzala e Zibert è un giocatore di assoluto livello. Cavagna? L’Atalanta ci ha chiesto di mandarlo in una squadra dove potesse giocare, Lancini voleva tornare a Brescia. Gerli? Era uno dei giocatori piùù cercati nel mercato, ha scelto Bassano. Avevamo infine trovato l’accordo con un giocatore con cui avevamo già firmato le carte con Chievo e Taranto (Bobb ndr), poi gli accordi non stati rispettati perché un’altra squadra ha offerto di più (Padova ndr). Allora abbiam puntato su Ruci, che avevamo già visionato già ai tempi della Vis Pesaro».
 
Su Cenetti, altro caso spinoso, continua Werner Seeber. «Noi non abbiamo messo fuori rosa il giocatore, è lui che si è autoescluso dicendo che non se la sentiva di andare avanti senza prolungamento del contratto. Abbiamo giocato con tre giocatori offensivi in alcune partite perché lui si è tirato fuori».
 
L’ultima situazione che ha fatto molto discutere i tifosi è quella della fascia di capitano tolta a Nicola Bizzotto. Parola che torna a Rosso: «La squadra era due mesi che aveva perso la via, abbiamo aspettato due mesi sperando fosse un momento. Dopo Forlì e Gubbio abbiamo voluto dare una scossa, il cambio non è una scelta punitiva per Bizzotto, ripeto, volevamo dare un segnale forte. Ogni tanto bisogna fare delle azioni che non hanno nulla di personale ma servono per la squadra. Nicola è stato sacrificato ma serviva una persona diversa per guidare la squadra. Noi ci abbiamo messo sempre la faccia, le critiche possono essere giuste ma bisogna sentire anche la nostra versione - chiude il presidente - Chiediamo fiducia e rispetto visto che abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. Momento più difficile da dirigente? Non credo, siamo una società con ambizione ma non abbiamo necessità di fare il passo più lungo della gamba. Questa è serietà, a mio parere, non timore. Comunque io da qui alla fine io ci credo, abbiamo perso nove punti noi li possono perdere anche gli altri, non serve solo spendere».
 
La chiusura. «Ma se andassi in Serie B, siamo pronti? Abbiamo lo stadio, abbiamo i tifosi, il centro sportivo? Ci vuole sempre del realismo, tutti vorrebbero Messi, ma non è così che arrivano i risultati». Stefano Rosso che non si tira mai indietro e ci mette la faccia, un chiarimento a tifosi, giocatori ed ambiente in generale che il Bassano fa sul serio e che non si fa certo mettere sotto da nessuno.
 

 
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