Alla corte di Rosso il miglior attacco
con Minesso e Fabbro nel motore

Martedì 25 Ottobre 2016 di Francesco Bordignon
La strana coppia Minesso - Fabbro, sempre più decisivi per l'attacco bassanese.

BASSANO - Nel Bassano Virtus di mister D’Angelo, di capitan Bizzotto, delle geometrie di Proietti e dei gol di Grandolfo (anche in questo caso un Seeber che ci ha viso lunghissimo), due figure stanno emergendo in questa macchina di vittorie al primo posto del Girone B. Si tratta di Mattia Minesso e Micheal Fabbro, ruolo esterno-trequartista ed attaccante: due storie diverse ma due sorprese non tanto per il talento dimostrato, ma per la continuità che stanno dimostrando nell’essere decisivi. 

Le foto del pirotecnico match con la Sambenedettese

 

Mattia Minesso è arrivato a luglio, dopo una trattativa lunga praticamente sei mesi (Seeber lo aveva cercato a gennaio, ma il Cittadella aveva prima temporeggiato, poi risposto picche): 26 anni, una eterna promessa che però né a Vicenza, né al “Citta” era riuscito veramente ad esplodere, nonostante dei buoni campionati. Qualche problema tattico, tentativi di arretrarlo a mezzala, arriva a Bassano per giocare da esterno, prima che mister D’Angelo gli dia più libertà spostandolo sulla trequarti. Il suo avvio di campionato è devastante: sei gol all’attivo (tre rigori, una punizione e due conclusioni da fuori), un cecchino verso la porta avversaria. Non bastassero questi numeri (se si pensa che in carriera non era mai andato oltre i quattro gol), Minesso ha servito anche quattro assist ai compagni, partecipando dunque a ben 10 reti del Bassano: per far capire l’impatto del trequartista sulla squadra, in Serie A solo Felipe Anderson ha servito tanti assist, solo Dzeko ha partecipato a tanti gol. Piedi educatissimi, potenza di tiro, ora la possibilità di svariare su tutto il fronte: sembrava incolmabile la partenza di Simone Iocolano, ma diciamo che Minesso sta sostituendo l’ex “Ioco” egregiamente

Micheal Fabbro è invece la storia del giovane cresciuto in un settore giovanile importante (Milan, quello che ha dato alla prima squadra Donnarumma e Locatelli) che arriva in “provincia” per farsi le ossa e trovare la sua strada. Classe 1996, quindi 20 anni, una prima stagione di apprendistato e l’esplosione con D’Angelo, che capisce il talento e la voglia del ragazzo (che in questo ricorda Pippo Inzaghi, suo allenatore proprio al Milan) e lo promuove titolare, scalzando l’esperto Rantier e l’idolo di casa Maistrello. Micheal lo ricambia con numeri che per un ventenne sono veramente importanti: quattro gol, tre nelle ultime tre gare, due rigori procurati, un assist, prestazioni sempre sopra il sette che di sicuro avranno fatto alzare più di qualche telefono nelle serie superiori. Ovviamente è presto per parlare di mercato ma se continuasse così, Seeber si troverebbe un vero e proprio gioiello tra le mani: sabato poi ritroverà il suo maestro, Pippo Inzaghi, ora allenatore a Venezia, con la voglia di dimostrare la propria crescita.  

Due simboli di un Bassano vincente, che come sempre parte senza i favori dei pronostici ma che poi, stagione dopo stagione, è sempre in alto: dopo la Sambenedettese si va a Venezia, l’altra capolista e vera favorita per la vittoria finale. Pronostico? Adesso la gente è meno sicura.