Bisogna saper chiudere le partite: quinta sconfitta consecutiva per il quintetto di Papi

Martedì 15 Novembre 2016 di Francesco Bordignon
Il Bassano ha bisogno di tutta l'esperienza di Gallea (foto Brunello) per tornare a vincere
Si sapeva che il progetto Basket Bassano Orange 1, targato Oxygen in questa stagione, non avrebbe avuto una stagione facile.  Quando si decide di schierare in serie C Gold, campionato non certo semplice, la formazione più giovane di Italia, con praticamente un solo giocatore di esperienza (pur di livello altissimo) come Stefano Gallea,  si rischia di andare incontro a sconfitte e partite difficili. Si predica dunque calma in casa Bassano, nonostante i KO sono cinque consecutivi: dopo un buon inizio (due vittorie) la formazione di coach Papi non è più riuscita a vincere, se le sconfitte possono essere anche assorbite, preoccupa la poca capacità di chiudere i match che sembravano già vinti o i finali punto a punto, praticamente sempre portati a casa dagli avversari.

Corno di Rosazzo l’esempio principale: +11 a 7’ dalla fine (65-54), Salvato e compagni hanno subito un parziale di ben 21-5 a favore degli ospiti, agevolati anche dall’uscita di Gallea per falli (in questo momento il Gallo troppo importante per tenere a bada gli umori dei più giovani compagni). Una sconfitta che dunque brucia, perché un successo avrebbe sicuramente dato una boccata d’ossigeno e un salto in avanti in una classifica che comunque parla di penultimo posto con alle spalle la sola Castelfranco dell’ex Bordignon (ancora senza vittorie). I buoni segnali ci sono, da un Aleksa Nikolic da 15,4 punti e 8.8 rimbalzi, al giovane play Bargnesi da 10, 4 punti e 3,5 assist, oltre che il 47% dal campo. Papi sta cercando il giusto quintetto con l’esperienza di Gallea (10.6 punti ma 232 minuti, il più utilizzato), Salvato (uno dei più prolifici contando punti per minuti, ma che sta tirando con il 31% da tre) e la fisicità della guadia/ala Idiaru, cinque giocatori in doppia cifra con poco che arriva dalla panchina. Aspettando il ritorno al 100% di Zonta dopo l’infortunio della scorsa estate, che potrebbe dare al coach nuove soluzioni.  

Tanti giovani significa tanta inesperienza, con la necessità di saper aspettare la maturazione di tutti: in America si parla del “rookie wall”, il muro su cui sbattono i primi anno dopo un buon inizio, a Bassano si sa che i giocatori dovranno crescere, senza però sperperare occasioni come quella di Corno di Rosazzo. Perché in un campionato come la C Gold, troppi errori non vengono perdonati. 
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