Siringhe sulla spiaggia di San
Biagio: allarme degrado a Vicenza

Martedì 13 Giugno 2017 di Roberto Cervellin
Sulla spiaggia di San Biagio sono state trovate siringhe (foto di Roberto Sangineto)

VICENZA - Un caffè sulla spiaggia di San Biagio? Sì, ma attenzione alle siringheAllarme degrado a Vicenza. Dopo le polemiche sulla rissa tra stranieri in Campo Marzo, cui ha fatto seguito il dibattito sulla sua possibile recinzione, scoppia la grana di “Bacchiglione beach”. L'area attrezzata con ombrelloni, sdrai e sedie lungo le rive del fiume, in pieno centro storico, è stata oggetto di atti vandalici, come testimoniano le foto di Roberto Sangineto. Foto che sui social hanno scatenato una valanga di reazioni. «Maledetti», tuona qualcuno. «Che schifo», commenta qualcun altro.

Tutto questo all'indomani del giro di vite del comune nei confronti di chi sporca o minaccia la sicurezza del capoluogo berico. Tra le misure del sindaco Achille Variati, il daspo urbano, cioè la possibilità di individuare luoghi in cui far scattare l'obbligo di allontanamento, il divieto di portare bottiglie di vetro nei polmoni verdi e, per i negozi, quello di vendere bevande alcoliche e superalcoliche da asporto tra le 20 e le 7.

E' di questi giorni la manifestazione proprio in Campo Marzo del gruppo “Vicenza ai vicentini” - da tempo in prima linea con le ronde notturne - durante la quale ha ribadito la necessità di «riprendersi la città». «Via la feccia che ha preso possesso del parco», hanno urlato i rapresentanti. Sul caso il consigliere comunale ed ex assessore Claudio Cicero lancia una provocazione: «Sono necessari polizia a cavallo e cani antidroga», sentenzia. Categorico il numero uno di Confcommercio Sergio Rebecca: «Servono più uomini delle forze dell'ordine per controllare strade, piazze e zone pericolose. I cittadini sono stanchi di interventi spot. Ci dicano quando arriveranno i rinforzi». 

Nel frattempo, sotto gli occhi degli studenti dei licei Lioy e Pigafetta, è scattato il restauro dell'affresco del tempio di San Lorenzo imbrattato nel 2016. L'opera di un anonimo giottesco, raffigurante la Crocifissione, era stata deturpata da scritte e simboli in vernice nera. A finanziare il recupero è l'associazione Amici dei monumenti con 2.200 euro. Conclusa invece, con l'apporto dei richiedenti asilo, la pulizia di un muro privato in via Quadri, anche in questo caso danneggiato da scritte.

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