PIOVENE ROCCHETTE - È stata quella odierna una mattinata movimentata in via Levà, dove una cinquantina di manifestanti del Comitato Liberazione Veneto si sono scontrati con una quarantina di carabinieri e poliziotti arrivati verso le 4 in paese per dare esecuzione allo sfratto dal civico 58 occupato della famiglia dei fratelli Spezzapria (Denis, Loris e Silvia).
È una triste e datata storia di probabile degrado, protagonisti i tre fratelli che rimasti senza un tetto dopo l’esecuzione di uno sfratto hanno occupato la stessa casa, andata all’asta e venduta. Questa notte i militanti di Liberazione Veneto hanno fisicamente “cinturato” l’abitazione per impedire lo sfratto ai tre fratelli. All’arrivo delle forze dell’ordine si sono vissuti attimi di tensione tra quanti chiamati in tenuta anti-sommossa ad applicare la legge e quelli giunti sul posto per difendere la famiglia. Sono intervenuti i sanitari del Suem di Santorso cha hanno soccorso tre contestatori rimasti contusi. Lo sfratto è stato rinviato ad altra data.
© RIPRODUZIONE RISERVATA È una triste e datata storia di probabile degrado, protagonisti i tre fratelli che rimasti senza un tetto dopo l’esecuzione di uno sfratto hanno occupato la stessa casa, andata all’asta e venduta. Questa notte i militanti di Liberazione Veneto hanno fisicamente “cinturato” l’abitazione per impedire lo sfratto ai tre fratelli. All’arrivo delle forze dell’ordine si sono vissuti attimi di tensione tra quanti chiamati in tenuta anti-sommossa ad applicare la legge e quelli giunti sul posto per difendere la famiglia. Sono intervenuti i sanitari del Suem di Santorso cha hanno soccorso tre contestatori rimasti contusi. Lo sfratto è stato rinviato ad altra data.
