Addio a Sasha, bimbo conteso tra due papà: stroncato a dieci anni dal tumore

Martedì 25 Aprile 2017 di Federica Cappellato
Sasha, papà Carlo e la nonna adottiva (Team for children Vicenza)

PADOVA/VICENZA - Nella gioia e nel dolore, in salute e malattia, per amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita: quella di Sasha, bambino russo di 10 anni, e Carlo, il suo secondo papà, è una grandissima storia d'amore. Per la legge italiana sono diventati padre e figlio proprio quando a Sasha, affetto da neuroblastoma, mancavano pochi mesi da vivere. Una strada segnata in un terribile intreccio di destini tra lui e sua madre, hostess russa morta d'infarto fulminante cinque anni fa. «Sasha è il mio eroe», confida Carlo, agente di commercio vicentino, di Quinto.

Il bimbo è morto domenica mattina in ospedale a Padova, tra le braccia di Carlo, secondo marito di sua madre Olga. Due mesi dopo l'improvvisa scomparsa della donna, trentenne, il piccolo si era a sua volta ammalato di cancro. Era il settembre 2013. Dopo quattro anni di calvario, si è conclusa in tragedia anche la breve vita di quel ragazzino dolce e timido, dagli occhi azzurro cielo, che era diventato una delle mascotte della Clinica di Oncoematologia pediatrica dell'Azienda ospedaliera di Padova e della Pediatria di Vicenza. Medici e infermieri lo coccolavano ancor di più visto che Sasha era stato al centro di un'accesissima contesa tra papà Carlo, l'uomo che l'aveva cresciuto, e il suo padre naturale russo, primo marito della madre. Un contenzioso durato quattro anni, a colpi di avvocati e carte bollate. 
 

 

 

Ultimo aggiornamento: 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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