Dino, il ciclo-viaggiatore e chef che ha sfidato la Siberia a -55° C

Sabato 2 Dicembre 2017 di Luca Pozza
Dino Lanzaretti a bordo della sua bicicletta
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SANTORSO - E' partito da casa nello scorso mese di gennaio e solo da pochi giorni è rientrato in Italia. Ma il suo paese, Santorso, nel Vicentino, lo raggiungerà, undici mesi dopo, solo il giorno di Natale, per ricongiungersi con la sua famiglia e festeggiare sotto l'albero. Lui Dino Lanzaretti, che ama definirsi un ciclo-viaggiatore ma di professione fa lo chef, dopo aver pedalato per più di 50 mila km in giro per il mondo negli ultimi anni - quasi sempre da solo - è riuscito a portare a compimento la prima attraversata in bicicletta del "Polo del freddo".
 

 


A bordo della sua amata bicicletta ha pedalato lungo la leggendaria "Strada delle Ossa", fatta costruire da Stalin per raggiungere le miniere aurifere di questa area: la leggenda vuole che questa pista sia lastricata con le ossa dei prigionieri dei gulag morti di stenti durante la sua costruzione. Un'avventura incredibile che l'ha costretto ad impegnarsi in una difficile preparazione logistica per cercare informazioni su questa zona sconosciuta e per costruire attrezzature speciali per riuscire a sopravvivere senza nessun supporto esterno a temperature rigidissime, sino a -55 gradi sotto zero, impensabili per un essere umano.

Nell’attraversata ha utilizzato lo stesso equipaggiamento alpinistico che viene impiegato per scalare l’Everest più altri indumenti usati nelle spedizioni polari, e una bicicletta speciale senza nessun componente in plastica facilmente sgretolabile a temperature rigidissime. Il tutto per un peso di circa 100 kg. Le difficoltà sono state tantissime e la paura sua fedele compagna. Infinite le notti lunghe più di 17 ore trascorse in tenda (proprio a causa di valori inferiori a 50 gradi sotto zero) e innumerevoli gli imprevisti occorsi durante il giorno che lo hanno messo a dura prova, portandolo a pensare al peggio in più di una occasione. «Persino il semplice respirare è stato causa d’insormontabili problemi», ha scritto nel suo blog.

Dopo 2 mila km e 45 giorni di viaggio è arrivato a destinazione a Yakutsk, città della Russia situata nel nord-est della Siberia, capoluogo della Sacha-Jacuzia. Vista l’euforia per l’incredibile successo ha poi deciso di continuare a pedalare per 16mila km. Lunedì scorso è giunto a Bari ma non tornerà a casa: domenica 10 dicembre sarà ospite, negli studi della Rai a Roma, nella trasmissione “Il mondo insieme” di Licia Colò.

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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