Il rugby che unisce: Old Bridge Bassano a Macerata per aiutare i terremotati

Giovedì 12 Ottobre 2017 di Francesco Bordignon
Il rugby che unisce: Old Bridge Bassano a Macerata per aiutare i terremotati
Il rugby è uno sport di valori, che si fonda su collaborazione, aiuto, forza e rispetto dell’avversario. Non servono certo dimostrazioni, ma la Old Bridge Rugby Bassano, la formazione dei veterani della palla ovale giallorossa, lo ha confermato ancora una volta aprendo la stagione con un test match a Macerata, in una lunga trasferta con grande valore fuori dal rettangolo verde.

La sfida con la squadra marchigiana è stata l’occasione per i bassanesi di consegnare un contibuto economico ai cittadini di Castelsantangelo sul Nera ("adottati" dai rugbisti di Macerata), paese colpito dal terremoto ed in piena ricostruzione, definito da alcuni osservatori nazionali e internazionali una "Ghost Town".

Rugby dunque legato alla beneficenza, con la partecipazione della Old Bridge al torneo “Round the clock Tower” organizzato dall’associazione Overtime, il tutto in un festival della cultura e dello sport che ha anche l’obiettivo di tenere i riflettori accessi sul post terremoto che ha colpito la zona del Maceratese. Due realtà che già si conoscevano, visto che proprio questa associazione era stata ospitata dal Rugby Bassano nella storica sede di Ca’Baroncello.

«All’inizio del pranzo siamo stati allietati dall’arrivo di Andrea Lucchetta, il famoso pallavolista mondiale, e di dj Ringo  – spiega uno dei partecipanti - Semplicemente meraviglioso. Il menù predisposto era proprio da “prepartita”: lasagna, gnocchi, grigliata con contorni meravigliosi, vino a volontà e caffè doverosamente corretto».

Il risultato, in un'amichevole con queste premesse, non conta, ma comunque per cronaca il Bassano ha vinto la prima partita per una meta mentre la seconda gara è andata all’ARM per 2 mete a 1. Da segnalare il classico terzo tempo, con premiazioni per gli atleti in campo: la miglior “promessa” Old è andata al bassanese Mariano Bianchin, 70 anni di “orgoglio rugbistico”, migliore azione di gioco sempre per i giallorossi, per la meta in sfondamento su calcio di punizione mentre the “man of the mach” è andato ad un componente dell’ARM.

La grande festa è però arrivata la domenica, con Roberto Piatto e Fabio Xamin del Bassano che, da portabandiera della società, hanno consegnato i fondi raccolti dal Rugby Bassano per le zone terremotate, partecipando alla cerimonia con il sindaco di Castel S.Angelo sul Nera uno dei comuni più colpiti dal sisma.



 
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