Le nuove acrobazie di Max Wrist
«Corse folli in moto nel Modenese»

Sabato 8 Ottobre 2016 di Luca Pozza
Una delle esibizioni di Max Wrist
11

VICENZA - Potrebbe essersi spostato altrove, a circa 150 chilometri dalla provincia berica, la "folle sfida" di Max Wrist, il nome d'arte del centauro spericolato che sarebbe il militare americano Eugene Edward McMahel, il 33enne soldato  di stanza alla caserma Ederle di Vicenza. Le stesse bravate compiute nei mesi scorsi nel Vicentino, in particolare lungo la salita del Costo, si sarebbero ripetute nel Modenese. A scoprirlo è il delegato dell'Associazione familiari vittime delle strada (Aifvs) Franco Piacentini, che dopo aver trovato diversi filmati su manovre spericolate compiute in provincia - da Maranello a Mirandola, sulla Modena-Sassuolo sino alla salita dell'Abetone (simile al Costo) - ha inviato una lettera al Prefetto di Vicenza in cui si lancia l'allarme.

MOTOCICLISTA FOLLE - Sorpassi in impennata a 150 all'ora nel Vicentino

«La disturbo - si legge nella lettera - col collega responsabile Aifvs per la provincia di Vicenza - per i comportamenti alla guida di quello che sembra essere un residente della sua provincia (il riferimento è appunto a Max Wrist, ndr). Già da qualche giorno mi sono accorto che in rete circolano filmati registrati nella mia provincia, oltre a quelli girati nella sua. Praticamente sembra venga a scorrazzare nel Modenese tentando di lanciare il “guanto di sfida” a collaudatori e noleggiatori  nella speranza che qualcuno lo raccolga. Sappiamo che lo stesso non disdegna neppure il nostro Appennino spingendosi fino all’Abetone, dove deve aver avuto anche un piccolo incidente».

«Incuriosito - continua nella sua lettera al Prefetto il signor Piacentini - ho poi appreso in rete che, a quello che sembra essere, lo scorso marzo il giudice Stefano Furlani, accogliendo la richiesta del pm Serena Chimichi, ha ordinato di apporre i sigilli alla sua moto. Si apprende inoltre, sempre in rete, che gli organi di polizia avevano provveduto al ritiro della patente ed inviata ai suoi uffici già lo scorso novembre ma che la stessa, anziché essere sospesa, è stata prontamente restituita senza che sia stato preso provvedimento alcuno. Ci chiediamo e le chiediamo - conclude la lettera al Prefetto - se le sembra normale lasciare girare impunemente questo baldo giovanotto? Possibile che la Prefettura non avesse o non abbia alcuno strumento  per  evitare che questo continuasse a circolare in quel modo sulle strade della Sua provincia ed ora anche della mia? Credo convenga con me che sarebbe un bello smacco, se il Suo concittadino venisse “placcato” se fosse fermato a Modena e poi se si dovessero prendere qui quei provvedimenti che avrebbero dovuto esser stati presi già da tempo».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 19:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA