Ponte tibetano sulla Strada del Re,
nuova attrazione sul Pasubio

Martedì 13 Settembre 2016 di Vittorino Bernardi
Il ponte di corde

VALLI DEL PASUBIO – Alle 10.30 di sabato si svolgerà la tanto attesa inaugurazione del “Ponte di Corde”, opera inserita nel progetto di sviluppo turistico e riqualificazione sentieristica Va.Po.Re (Comuni di Valli del Pasubio, Posina e Recoaro). Realizzato interamente in acciaio il ponte che si sviluppa su 105 metri in lunghezza e 35 al massimo in altezza ed è dotato di corde anti-vento per evitare le oscillazioni permette di risolvere l’annoso problema della grossa frana che nell'alluvione del novembre 2010 spezzò a metà la strada che collegava il Sacello Ossario Bellavista a passo Campogrosso, ripristinando il tanto amato (dagli escursionisti) “Anello”.

Va.Po.Re è un progetto sovra comunale partito nel 2011 che ha visto i Comuni di Valli del Pasubio, Posina e Recoaro presentare congiuntamente un progetto corposo e variegato del valore complessivo di un milione di euro, finanziato per il 75% dalla Regione Veneto. Il Comune di Valli è stato designato capofila del progetto e così ha usufruito della maggior parte dei fondi interessati. Il “Ponte di Corde” con annessa sistemazione e messa in sicurezza della Strada del Re è uno dei sette stralci che compongono il Va.Po.Re e vale complessivamente 300 mila euro. Varie ditte inoltre sono state impegnate per mesi in lavori di chiodatura e messa in sicurezza della Strada del Re, che versava in condizioni di stabilità critiche.

L’inaugurazione ufficiale, alla presenza delle sole istituzioni e autorità invitate si terrà sabato 17 a partire dalle 10, con benedizione e taglio del nastro. L’apertura al pubblico è per domenica 18 al mattino. Per i festeggiamenti del ponte sabato alle 21 nella chiesa arcipretale l’Avis offrirà al pubblico il concerto della “Wind Band” del Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza del maestro Roberto Bracchi.
 
È soddisfatto il sindaco di Valli Armando Cunegato. «Questo ponte - spiega - è alquanto significativo perché lega il passato, rappresentato dalla Strada del Re costruita dall’esercito italiano ai tempi della Prima Guerra Mondiale, al nostro presente con le sue necessità e al futuro, dato che confidiamo molto nell’attrattiva che avrà per rilanciare il turismo nel nostro Comune. Abbiamo deciso di intitolare il ponte alla sezione Avis di Schio che è molto legata a quella zona. La sezione scledense festeggia quest’anno il sessantesimo della fondazione, nacque in seguito al tragico incidente del 1. settembre 1956, quando una corriera in transito nella zona dell’attuale ponte di corde scivolò sotto strada. La grande domanda di sangue per salvare i numerosi passeggeri feriti diede infatti il via alla nascita dell’Avis scledense».
 
 
 

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