Accusato dell'omicidio Kari, si toglie la vita in carcere Carlo Helt

Mercoledì 18 Gennaio 2017 di Vittorino Bernardi
Il luogo dell'omicidio

VICENZA – Si è suicidato in carcere Carlo Helt, 40 anni, ritenuto dal tribunale berico l’uomo che il 23 giugno a Zanè armato di una pistola Bernardelli calibro 9 uccise Davide Kari, 51 anni, e ferì il fratello Vianello di 42 in una spedizione punitiva compiuta tra i clan rom Kari e Helt, noti dell’Alto Vicentino. Nei giorni scorsi Carlo Helt aveva ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con la probabile richiesta di rinvio a giudizio per omicidio aggravato dalla premeditazione e da futili motivi.

Gli altri quattro a giudizio

 

Come pure i suoi quattro complici, presenti nella spedizione punitiva: sua madre Lucia Helt, 59 anni di Schio, in carcere a Montorio; suo fratello Davide Helt, 28 anni di Cismon del Grappa; l’altro fratello Fulvio Helt, 22 anni di Schio e il cognato e fratello delle vittime Paradise Kari, 28 anni di Schio. Lunedì mattina Carlo Helt aveva incontrato in un colloquio Anna Sambugaro, uno dei suoi avvocati, per telefonare poi alla moglie. Alle 20 la guardia carceraria incaricata in un giro di controllo delle celle ha trovato Carlo Helt sotto la finestra con un lenzuolo al collo come cappio legato alle sbarre. Inutili si sono rivelati i soccorsi. L’uomo ha lasciato in cella un biglietto, non per spiegare il suicidio ma per chiedere di essere sepolto a Rovereto dove viveva e a chi consegnare i suoi effetti personali. Carlo Helt si trovava in carcere da fine ottobre, dopo 4 mesi di latitanza conclusa volontariamente consegnandosi ai carabinieri di Gorizia. 

 

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