GRANCONA - La comunità si appresta a dare l'estremo saluto a Erika Sagona, la sedicenne morta dopo l'investimento avvenuto a Spiazzo: la giovane, venerdì 10 giugno, si era fermata in bici e si era posta fuori dalla sede stradale per utilizzare il cellulare, quando un furgone l'ha travolta. Ricoverata al San Bortolo, Erika non ce l'ha fatta, ha lottato contro la morte ma domenica 12 giugno si è spenta.
Ora il 52 enne di Grancona, Giorgio Canevarollo, che era alla guida del mezzo, chiede il perdono dei genitori di Erika: «L'ho soccorsa subito, non dormo più da quel giorno - ha dichiarato l'uomo al Giornale di Vicenza - e chiedo perdono alla famiglia di Erika. Ho anche chiesto al parroco di intercedere per me presso i suoi famigliari». Nell'intervista Canevarollo (nella sua vita diverse condanne per droga e per spaccio) spiega anche di aver preso in braccio, subito dopo l'impatto, la ragazza ferita: «Volevo portarla subito in ospedale, ma mi hanno detto di farmi da parte».
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