VICENZA - «Non asfaltateci». E' il grido d'allarme con cui l'Ultima spiaggia di San Biagio, il bar lungo le rive del Bacchiglione dotato di sdrai e ombrelloni, ha chiuso l'attività del 2018. Nel closing party del 30 settembre, allegria e preoccupazione si sono mescolate al pensiero che quella appena conclusa potrebbe essere stata l'ultima stagione.
Come una spada di Damocle pende l'ipotesi di una strada per collegare San Biagio a Ponte Novo. Ipotesi che farebbe sloggiare per sempre il chiosco che, in 4 anni, ha registrato costantemente un boom di presenze. «La speranza è di riaprire la prossima primavera, ma non dipende solo da noi», ammettono i gestori che, in due giorni, hanno raccolto oltre 1000 firme contro il rischio sfratto.
La polemica in un attimo si è trasformata in uno scontro politico. «Il locale potrebbe essere spazzato via», ammonisce Ciro Asproso, consigliere comunale di opposizione della lista “Coalizione civica”. Pronta la replica del sindaco Francesco Rucco: «Non c'è ancora un progetto. Polemiche e raccolta di firme sono premature - sottolinea - Tuttavia durante l'estate sono stati segnalati rumori molesti, disordine e abbandono di rifiuti. Il nuovo bando di concessione porrà quindi vincoli da rispettare. Ricordo infine che il complesso di San Biagio ospiterà l'Agenzia delle entrate, con inevitabili conseguenze sull'area».
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