I palloncini “portano via” Borgo Berga, inaugurato il totem degli ecomostri

Mercoledì 29 Marzo 2017 di Roberto Cervellin
Gli attivisti hanno fatto "volare via" l'insediamento di Borgo Berga

VICENZA - La Ederle? Dista 5 chilometri dal centro. Borgo Berga? Stessa distanza. La Pedemontana? Undici chilometri. Ecco “il totem degli ecomostri”. Al presidio dei No Dal Molin di ponte del Marchese - simbolo della battaglia contro la base Usa “Del Din” - è sorto un singolare cartello stradale. Per la verità è una segnaletica con varie frecce che indicano le grandi opere realizzate o in fase di realizzazione. Opere che per pacifisti, ambientalisti e comitato “Vicenza si solleva” altro non sono se non “ecomostri”.

In cima alla lista c'è il cantiere di Borgo Berga all'ex Cotorossi che gli attivisti - recentemente protagonisti di un blitz - vorrebbero demolire. Nel frattempo lo hanno fatto simbolicamente volare via con i palloncini colorati in occasione di una protesta in cui hanno chiesto la sospensione dei lavori.

Questi, del resto, sono giorni cruciali per il capoluogo berico, patrimonio dell'umanità da oltre 20 anni. Fino al 30 marzo saranno in città 2 ispettori Unesco, chiamati a valutare lo stato di conservazione dei monumenti e l'impatto delle nuove infrastrutture. Si tratta della greca Anastasia Tzigounaki e dello svizzero Bernhard Furrer. Previsti sopralluoghi, incontri tecnici e momenti di confronto. «All'indomani della missione  - avverte il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci - dovremo riprendere a lavorare con il massimo impegno, più di quanto si sia fatto in passato per onorare la responsabilità che abbiamo come custodi del sito». Scettici gli ambientalisti: «Le opere rischiano di escludere Vicenza dall'Unesco per l'alto impatto sul territorio».
 

 

Ultimo aggiornamento: 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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