La padovana Francesca Dotto super rinforzo per il Famila Schio

Mercoledì 28 Giugno 2017 di Vittorino Bernardi
Francesca Dotto in nazionale
SCHIO - Nell’aria da un paio di mesi la notizia è ufficiale da oggi 28 giugno:  Francesca Dotto è una giocatrice del Famila Wuber Schio. Padovana di San Martino di Lupari la play classe 1993, azzurra e reduce da due stagioni a Lucca, vestirà a partire dal prossimo agosto la maglia orange. Un arrivo importante per la squadra di coach Pierre Vincent per un roster che sta prendendo forma e che si annuncia ad alto tasso tecnico, molto competitivo in Italia e in Europa

Francesca Dotto è reduce da due mesi molto intensi e di emozioni agli estremi: dalle gioie del primo tricolore conquistato in maggio in finale ai danni del Famila, alle attese per la preparazione dell’Europeo in Rep. Ceca, le amarezze per la competizione continentale e ora l’inizio della nuova esperienza a Schio. «Ho provato tante emozioni legate a situazioni così diverse – racconta Francesca – in così poco tempo. Non è semplice descrivere come mi sento: ovviamente felice per lo scudetto, triste per quanto successo all’europeo ma ora anche contenta e curiosa per questa nuova avventura». Dotto ha giocato quasi 29 minuti di media a partita lo scorso campionato con 10 punti abbondanti a referto e all’Eurobasket women chiuso domenica ha messo in archivio 24,5 minuti a gara con 5,5 punti e 3 assist; ma oltre ai numeri la neo orange ha saputo unire alle doti tecniche anche un temperamento e una determinazione spesso esemplari. «Conosco l’ambiente di Schio fin dalle giovanili – prosegue – e con molte delle giocatrici Schio ci conosciamo bene perché giochiamo assieme in Nazionale. Ora sono molto vicina a casa e ritengo che l’ambientamento iniziale sarà semplice». Sulle attese e sui suoi obiettivi 2017/18 dice. «Agli obiettivi miei personali non ci ho ancora pensato, tendo più a pensare a quelli di squadra. Giocare una competizione come l’Eurolega è dal mio punto di vista molto stimolante. Sono curiosa di questa avventura perché credo di poter imparare molto. Penso di avere ancora tanto su cui lavorare, quindi di obiettivi diciamo che ce ne saranno molti». Ora è tempo di vacanze. «Le passerò in montagna – conclude –, mi piace il silenzio e il senso di pace che la montagna riesce a trasmettermi. Stacco la testa per qualche giorno sia dal basket che dagli studi universitari».
 
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