Non certifica l'antitetanica: non può giocare. Il Bassano: «Disposto dalla Federazione»

Giovedì 5 Ottobre 2017 di Francesco Bordignon
Non certifica l'antitetanica: non può giocare. Il Bassano: «Disposto dalla Federazione»
Senza antitetanica non si può giocare a rugby. Lo scopre, a sue spese, un giovane atleta del BBM Rugby Bassano 1976, otto anni e mezzo, appassionato della palla ovale come spiega la stessa madre in un post su Facebook. Da questa stagione è obbligatoria la certificazione: senza, non si può far parte della squadra, dunque non si può praticare lo sport. Una regola che ha fatto arrabbiare la madre e "attivare" i social, facebook su tutti, con un post e centinaia di commenti. La notizia è arrivata fino alla società Rugby Bassano 1976 che con un comunicato stampa ha voluto “chiarire la momentanea esclusione di un piccolo atleta sprovvisto di vaccinazione antitetanica, in seguito alle disposizioni della Federazione Italiana Rugby che l’ha resa obbligatoria”, con lo stesso presidente Antonio Filippucci a spiegare la situazione.

“Il fatto di non aver ammesso in squadra momentaneamente il bambino non è volontà della nostra società ma è un’imposizione dettata dalle norme a cui ci dobbiamo attenere e disposte dalla Federazione Italiana Rugby – comunica il presidente del BBM Rugby Bassano 1976 Antonio Filippucci - il nostro compito primario è quello di avvicinare il maggior numero di ragazzi e ragazze possibili al mondo dello sport e ovviamente del rugby. Il tutto però lo dobbiamo fare nel rispetto delle normative che la nostra Federazione ci impone”.

Il presidente scende poi nel dettaglio. “Alla richiesta di far giocare con noi il piccolo, sprovvisto di certificazione relativa alla vaccinazione antitetanica, ci siamo rivolti alla Federazione per capire le opzioni a nostra disposizione. Dalla FIR la risposta è stata al momento chiara ed è stata inoltrata ai familiari del giocatore: il piccolo non può giocare senza la vaccinazione in questione, neanche in presenza di una liberatoria scritta da parte dei genitori”.

Filippucci conclude con una considerazione personale. “Non è nostro interesse escludere i piccoli atleti, ci mancherebbe; dobbiamo semplicemente adeguarci a quanto la FIR impone. Detto ciò - conclude Filippucci - stiamo comunque studiando la situazione e proprio assieme alla Federazione, cercando di trovare le modalità opportune per accogliere nuovamente nella nostra squadra il piccolo”.  
Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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