CASSOLA/VENEZIA - Si è chiuso il cerchio attorno al furto di oltre 70 chili di caviale, avvenuto tra il 15 e il 20 di dicembre 2016 ai danni della ditta Caviar Import srl di Gardigiano di Scorzè (Venezia). A fine febbraio il personale dell’Anticrimine del Commissariato di Polizia di Bassano ne aveva recuperato una sessantina di chili all’interno di un capannone industriale di un’azienda di trasporti di Cassola, appurando che il proprietario del magazzino non era coinvolto. Il lavoro capillare delle forze di polizia, facilitato solo dal fatto che il caviale è molto difficile da vendere (tra l’altro di beluga, di altissima qualità, del valore di vendita di circa 2500 euro a barattolo da 1,7 chili), ha portato a rintracciare i responsabili e a recuperare così ulteriori 12 chili in negozi del Centro Italia.
Dalla ricostruzione dei fatti, che incastra due bassanesi evidentemente esperti in questo tipo di colpi (il 44enne M.L., denunciato per furto e il 53enne B.G., originario della Sicilia, denunciato per ricettazione), il maxi colpo sarebbe avvenuto proprio nel capannone di Cassola, prima del trasferimento dei colli di caviale a Verona e successivamente in Francia, destinazione finale. Probabilmente, spiegano in Commissariato a Bassano, il caviale si trovava anche fuori dalle celle frigorifere, approfittando delle temperature basse invernali per la conservazione. I ladri avevano anche pensato a come ingannare i controlli del peso che sarebbero avvenuti in Francia, sostituendo con partite di sale di pari peso i barattoli di caviale, nascondendoli nei quattro colli aperti.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".