Marostica, Luca Zaia in piazza per sostenere il candidato Mozzo

Martedì 29 Maggio 2018 di Maria Elena Mancuso
Luca Zaia in piazza per appoggiare il candidato sindaco Matteo Mozzo e la lista Lega-Vivere Marostica

MAROSTICA - Amministrative, vaccini, ma anche, ovviamente, una considerazione sulla difficile situazione in cui versa la politica nazionale in queste ore, dopo il no del presidente Mattarella al governo targato Lega-Cinque stelle.
Questi gli argomenti toccati da Luca Zaia durante il breve incontro tenutosi nel pomeriggio in Piazza Castello per appoggiare il candidato sindaco Matteo Mozzo e la lista Lega-Vivere Marostica.

Oltre al presidente della Regione, sulla scacchiera anche Mara Bizzotto, capogruppo della Lega al Parlamento europeo, Nicola Finco, consigliere regionale, e poi parlamentari e sindaci leghisti locali. «Non sono qui a fare l’imbonitore» ha detto il presidente della Regione Veneto - «ma solo a dimostrare il mio, il nostro, sostegno a Matteo, alla lista e al programma. Credo, infatti, che i cittadini abbiano intelletto e capacità sufficienti per capire, valutare e scegliere».

«Devo però chiedervi scusa, perché vi avevamo già chiesto di andare a votare il 4 marzo scorso, ma sembra che non sia servito a nulla. Credevamo, infatti, che l’Italia fosse una Repubblica parlamentare, in cui il Governo è legittimato dalla fiducia del Parlamento. Ma, a quanto pare, le cose adesso non stanno così e, come in Francia o negli Stati Uniti, il Governo deve avere, invece, la fiducia del capo dello Stato. E a Mattarella il professor Savona non piace. Ma il vero problema non è di certo Savona. E se non fosse stato lui, state certi che sarebbe stata un’altra la scusa per mandarci tutti a casa. A dimostrarlo il fatto che stamani alle 11,30 c’era già pronto il rimpiazzo, armato, addirittura, di lista dei ministri.

Potevamo offrire a questo Paese una maggioranza in Camera e Senato, cioè la governabilità. E un programma d’interventi mirato a un cambiamento reale. E noi quel sogno ce lo riprenderemo, a partire da qui, dove conto di ritornare il dieci giugno prossimo per festeggiare, con le ciliegie di Marostica, la vittoria di Matteo».
Una parola, infine, Zaia la spende anche per le mamme del gruppo per la libera scelta terapeutica, presenti in piazza con i loro bambini.

«Nel 2007 si è deciso, con una legge, che in Vento si testasse un modello basato sulla non obbligatorietà vaccinale, come quello adottato in altri 15 Paesi, tra cui Gran Bretagna, Spagna e Germania. Dopo dieci anni ci hanno detto che questo modello era sbagliato, e hanno messo in piedi una legge che fa acqua da tutte le parti. Avevamo chiesto una proroga e ci hanno riso in faccia, ma sta di fatto che ancora non si è riusciti risolvere questa situazione, che resta pendente sulla testa del nuovo Governo, se mai ci sarà».
 

 

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