Le mucche sfilano per la festa della transumanza, ma è emergenza lupi

Lunedì 24 Settembre 2018 di Roberto Cervellin
Le strade tra Asiago e Bressanvido hanno ospitato la transumanza

BRESSANVIDO - Oltre 600 capi e 90 km percorsi in 3 giorni da Asiago a Bressanvido. Vacche, capre, pecore e cavalli sono stati i protagonisti della ventesima edizione della transumanza che, nel weekend del 23 settembre, ha visto gli animali lasciare gli alpeggi di Marcesina per raggiungere le stalle della pianura, dove trascorreranno l'inverno.

Un rito ormai storico organizzato dalla Pro loco di Bressanvido che verrà celebrato anche nell'ultimo weekend di settembre e nel primo di ottobre con canti, balli, stand gastronomici e il concerto dei Nomadi, in programma il 28 settembre. Ma accanto alla festa c'è da registrare l'allarme lanciato dall'Associazione regionale allevatori del Veneto. «La stagione si è chiusa con la  perdita di 250 animali. La situazione è inconcepibile, servono provvedimenti urgenti a livello nazionale", ha tuonato il presidente Floriano De Franceschi. «Così non possiamo continuare», hanno gridato gli operatori, i quali hanno sfilato esibendo lo striscione con la scritta “Il luponare italiano”.

Dito puntato contro il lupo che, in estate, sull'Altopiano di Asiago ha fatto strage di ovini e bovini. «Il lavoro in malga è pesante, pieno di sacrifici e privazioni - ha aggiunto De Franceschi - Ogni giorno molti allevatori si alzano all'alba per prendersi cura degli animali. Negli ultimi anni, prima con l'orso e ora con il lupo, abbiamo patito notevoli perdite. Occorre un piano di contenimento per riportare gli allevatori in malga».
 

 

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