Blogger diffamò Rosso, ma non ci fu ricatto contro il patron della Diesel

Venerdì 28 Aprile 2017 di Vittorino Bernardi
Renzo Rosso

VICENZA – Renzo Rosso nel 2014 è stato diffamato sul web, ma non ricattato. È questa la sentenza in primo grado emessa ieri 27 aprile dal giudice Mantovani nel processo a carico di Sergio Borsato, 54 anni, di Cartigliano, cantautore e Massimo Giacobbo, 50, di Marostica accusati di tentata estorsione al patron della Diesel Renzo Rosso, difeso dall’avvocato Pinelli. I due imputati sono stati assolti dall’accusa perché il fatto non sussiste.

Per il giudice, che ha accolto le richieste di proscioglimento da parte della procura, il loro comportamento non ha violato alcun reato: secondo le accuse, poi cadute, avrebbero prospettato a Renzo Rosso di divulgare informazioni compromettenti sul suo conto se non avesse aperto con Massimo Giacobbo una società in Svizzera. Nello stesso contesto processuale è stato multato di 600 euro Alessandro Ambrosini, 44 anni, di Creazzo perché autore di un articolo sul sito nottecriminale.it ritenuto diffamatorio nei confronti di Renzo Rosso.

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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