VICENZA - «E' una battaglia di tutti i vicentini». Palazzo Thiene rischia di andare all'asta.
Nell'iter fallimentare dei beni della Banca popolare di Vicenza finirà infatti anche l'edificio palladiano patrimonio Unesco, un tempo sede dell'istituto e oggi scatola vuota. Una scatola che contiene però dipinti rinascimentali, sculture di Martini, oselle veneziane e ceramiche del '900.
Ma c'è la possibilità si salvarlo. Come? Attraverso il diritto di prelazione dello Stato. E' questa la speranza del sindaco Francesco Rucco e delle istituzioni locali, i quali puntano a trasformare il palazzo in un museo e a riaprirlo al pubblico con una gestione condivisa.
«Il ministro Alberto Bonisoli sostenga la nostra battaglia - ripete Rucco di ritorno da Roma dove ha avuto un incontro con i vertici del Ministero dei beni culturali - Ho manifestato l'auspicio che si faccia interprete presso il governo affinché eserciti il diritto di prelazione, a salvaguardia di un bene che, anche a titolo risarcitorio, dovrebbe diventare della comunità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nell'iter fallimentare dei beni della Banca popolare di Vicenza finirà infatti anche l'edificio palladiano patrimonio Unesco, un tempo sede dell'istituto e oggi scatola vuota. Una scatola che contiene però dipinti rinascimentali, sculture di Martini, oselle veneziane e ceramiche del '900.
Ma c'è la possibilità si salvarlo. Come? Attraverso il diritto di prelazione dello Stato. E' questa la speranza del sindaco Francesco Rucco e delle istituzioni locali, i quali puntano a trasformare il palazzo in un museo e a riaprirlo al pubblico con una gestione condivisa.
«Il ministro Alberto Bonisoli sostenga la nostra battaglia - ripete Rucco di ritorno da Roma dove ha avuto un incontro con i vertici del Ministero dei beni culturali - Ho manifestato l'auspicio che si faccia interprete presso il governo affinché eserciti il diritto di prelazione, a salvaguardia di un bene che, anche a titolo risarcitorio, dovrebbe diventare della comunità».