Il commissario: “Pfas zero in 2 anni”. Comitati scettici e mamme a Bruxelles

Mercoledì 23 Maggio 2018 di Roberto Cervellin
In Provincia il commissario per l'emergenza Pfas Dell'Acqua ha illustrato il piano "Pfas zero"
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VICENZA - “Pfas zero in 2 anni”. Grazie all'acqua che arriverà dalla zona a nord della Valle dell'Agno, da Belfiore e Fontaniva.

Nicola Dell'Acqua, direttore generale Arpav e commissario in pectore per l'emergenza Pfas, promette tempi rapidi per portare acqua pulita nei comuni contaminati dalle sostanze perfluoroalchiliche. Dopo anni di battaglie e denunce, il caso delle falde inquinate sembra giunto a una svolta.

Entro marzo 2020 dovrebbe essere ultimato il sistema di approvvigionamento idrico che preleverà acqua da pozzi di Vicentino, Veronese e Padovano. Un intervento di quasi 60 milioni che prevede la realizzazione di nuove condotte e la sostituzione delle fonti attuali, perché necessitano di essere depurate con carboni attivi.

Il piano “Pfas zero” è stato illustrato il 22 maggio a palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, dallo stesso Dell'Acqua ai sindaci berici dell'area rossa - Alonte, Agugliaro, Asigliano Veneto, Brendola, Lonigo, Noventa, Orgiano, Pojana Maggiore, Sarego, Val Liona - nonchè ai gestori del servizio idrico e ai consigli di bacino. «Ciò che è stato fatto in Veneto non l'ho visto da nessun'altra parte d'Italia, sia in termini ambientali che sanitari. Ho trovato progetti pronti, alcuni addirittura appaltati, segno di un grande lavoro», ha detto il commissario.

Tutto bene? Non proprio. I comitati “No Pfas-Acqua bene comune” sono prudenti e assicurano: «Vigileremo». Ma sono anche scettici: «L'acqua che arriverà da Belfiore basterà per tutti? Nel 2015 era rimasta a secco». Intanto le “Mamme no-Pfas” sono pronte a volare a Bruxelles: «Porteremo il caso al parlamento europeo per rafforzare le nostre istanze».
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