Hemingway: «Sono un vecchio ragazzo del Veneto»

Giovedì 25 Gennaio 2018 di Roberto Lazzarato
Bassano, Hemingway
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BASSANO. «Sono un vecchio ragazzo del Veneto. Lo amo e lo conosco piuttosto bene», scrisse Ernest Hemingway al suo amico, il critico d’arte americano Bernard Berenson, che viveva a Fiesole. Tanti i ricordi che legano il Premio Nobel della Letteratura alla terra veneta. «Ragazzo del ‘99», autista volontario della Croce Rossa Americana, un eroe nel Basso Piave cent’anni fa, ha arricchite la sua creatività narrativa viaggiando tra Schio e Bassano, Cittadella e Vicenza, nelle sue incursioni sul fronte del Pasubio, dell’Altopiano di Asiago, del Massiccio del Grappa.

Nel volume «Sulla tracce di Hemingway nel Veneto», che il Museo voluto dalla Fondazione Luca, a Ca’ Erizzo, nel lungo Brenta bassanese, dove il giovane cronista ha vissuto nelle settimane conclusive della Grande Guerra, sono raccolte testimonianze e ricerche sulla sua presenza in terra veneta.

Sabato 27 gennaio, alle 17.30, nella sala degli affreschi della Libreria Palazzo Roberti, sarà presentato il volume che racconta attraverso le pagine scritte da Richard Owen, inviato speciale del 'Time' di Londra, del giornalista Giandomenico Cortese, dei professori Gianni Moriani e Rosella Mamoli Zorzi, già docente a Ca’ Foscari, quello che ormai è universalmente riconosciuto come il «mito» di Hemingway.

Con i più recenti studi, con le nuove pubblicazioni edite non solo in Italia, grazie al grande lavoro compiuto dal prof. Giovanni Cecchin e da tanti critici della contemporaneità, Ernest Hemingway sarà sempre più celebrato e riconosciuto non soltanto accanto ai luoghi della sua vita da adulto, come Chicago, la Florida, la Parigi degli anni Venti del Novecento, la Spagna, Cuba e l’Africa, ma in particolare per le sue esperienze giovanili durante la Prima Guerra Mondiale, quelle che gli avevano fatto dire con tanta forza «Io stesso sono un vecchio ragazzo del Veneto». 
In Veneto Hemingway, durante il primo conflitto mondiale, ebbe l’impatto con la guerra sul fronte (Addio alle Armi), e fu Venezia che gli fornì l’ispirazione dopo la Seconda Guerra Mondiale (Di là dal fiume e tra gli alberi). All’incontro, a Palazzo Roberti, interverrà uno degli autori, Giandomenico Cortese, mentre Arbena Bonin e Lisa Frison leggeranno alcuni brani tatti dai racconti, romanzi e poesie del Premio Nobel, ambientati ad Asiago, Bassano, Schio, Venezia, Caorle e Cortina.
Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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