VICENZA - Cavolfiori, asparagi, mele, pere, biscotti, pasta. E poi sughi, conserve, latticini e uova. I cibi in eccedenza finiscono sulle tavole delle persone in difficoltà. Sono 62 le tonnellate di alimenti recuperati nel 2016 dalle aziende agricole del Vicentino e dalle donazioni di supermercati e grande distribuzione. Frutta, verdura e prodotti freschi destinati alla discarica ma che, grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali, dei volontari di 80 associazioni, di prefettura, Caritas, cooperative e Acli, sono stati raccolti e consegnati a oltre 6 mila famiglie, di cui 2 mila del capoluogo.
La provincia dichiara guerra allo spreco alimentare con un progetto che ha fatto scuola in Italia. Un progetto solidale che vede in prima linea i privati del settore alimentare. Nata tre anni fa, l'operazione si è diffusa tanto da raddoppiare la quantità di merce raccolta: dalle 30 tonnellate del 2014 si è passati alle 62 dell'anno scorso. «Siamo tra i precursori, all'interno del mondo del commercio, nella cessione gratuita delle eccedenze alimentari alle onlus», ricorda Mario Cestaro, presidente di Unicomm. «Ci rende orgogliosi presentare ogni anno cifre crescenti. I numeri significano solidarietà che arriva a chi ha bisogno - gli fa eco Giuseppe Barichello, presidente della cooperativa Verlata lavoro - Auspichiamo che aumenti la collaborazione che donatori, associazionismo, volontariato e pubbliche amministrazioni hanno garantito fin qui».
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