Il "genX" in falda, la Provincia chiede il blocco delle condotte: «Stop inquinanti»

Mercoledì 18 Luglio 2018 di Roberto Cervellin
La Provincia ha chiesto a Miteni di individuare le cause della presenza del GenX nelle falde di Trissino
TRISSINO - «Bloccate le condotte». Nuovo colpo di scena nella vicenda Pfas. Non bastava l'inquinamento delle falde di Vicentino, Veronese e Padovano provocato dalle sostanze perfluoroalchiliche. A queste si è aggiunto un altro impermeabilizzante pericoloso, il GenX. La Provincia di Vicenza ha emesso nel giro di pochi giorni 2 diffide a carico della Miteni di Trissino, l'azienda ritenuta responsabile degli sversamenti, individuati dall'Arpav nelle acque sotterranee dello stabilimento. Nonostante quest'ultima abbia respinto le accuse, Palazzo Nievo ha chiesto alla società di sospendere non solo l'attività di recupero dei rifiuti - che possono aver rilasciato l'inquinante - ma anche di serbatoi e condotte.

Sollecitata inoltre una relazione tecnica per verificare linee produttivecollettori fognari e sistemi di depurazione. L'obiettivo, spiega il dirigente all'ambiente Angelo Macchia, è risalire alle cause della presenza dell'acido. Il tutto dev'essere pronto entro 10 giorni, con la supervisione di Comitato tecnico regionale e Arpav. «Chiediamo chiarimenti in merito all'inquinamento e soprattutto la certezza che non si presenteranno altri episodi», ammonisce la presidente della Provincia Maria Cristina Franco. Tiepida la reazione delle “Mamme no-Pfas”: «Bisognerebbe ordinare la chiusura degli impianti, bonificare i terreni e far pagare le spese».
Ultimo aggiornamento: 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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