Addio Luca, una folla ai funerali
In chiesa Marta sulla sedia a rotelle

Venerdì 25 Agosto 2017
Luca Russo, la bara portata dagli amici e Marta Scomazzon, la fidanzata del giovane, rimasta ferita nell'attentato di Barcellona
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BASSANO DEL GRAPPA - La chiesa gremita, la piazza piena di persone che in silenzio e con il massimo rispetto sono lì per dare un ultimo saluto a quel «figlio del Veneto» - come lo ha nuovamente chiamato oggi il presidente Luca Zaia - portato via dalla follia terrorista a Barcellona. Tanta commozione per i funerali di Luca Russo. Amici e conoscenti si sono stretti intorno alla famiglia del giovane fin dalle 15, orario di apertura della chiesa di San Francesco in piazza Garibaldi, nel cuore di una città "blindata" per il triste evento. A salutare il suo amore, seduta su una sedia a rotelle, c'è anche la fidanzata Marta Scomazzon, scampata alla morte mentre passeggiava sulla Rambla insieme a Luca quel terribile giovedì 17 agosto.

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ZAIA: LA COMUNITA' ISLAMICA PRENDA UNA POSIZIONE
Un funerale il più privato possibile, per quanto si difficile in circostanze come queste. A rappresentare le autorità il presidente del Veneto Zaia che ha ribadito il dolore per la perdita di quel «figlio» e chiesto con fermezza una presa di posizione chiara da aprte della comunità islamica, affiché condanni questi atti di terrorismo. Non solo, due enormi corone, una dalla Camera dei Deputati e un'altra dal Senato della Repubblica, spiccano in chiesa. Alla cerimonia sono presenti anche il senatore vicentino Antonio De Poli e il viceministro all'Interno Filippo Bubbico. Dichiarato il lutto cittadino: in segno di rispetto i bar cittadini chiuderanno durante il funerale, mentre i negozi hanno le serrande abbassate.

«Siamo davanti a una guerra non convenzionale scatenata da chi attacca persone innocenti». Lo ha detto Luca Zaia. «Se ne sono andati due grandi figli del Veneto, Luca e Valeria - ha proseguito - Ora mi aspetto una presa di posizione della comunità islamica. Non bisogna generalizzare sui fedeli islamici ma serve una condanna unanime. In particolare mi aspetto preghiere di suffragio e moschee aperte, un segnale da parte loro».
Sulle barriere poste a protezione di aree sensibili in Italia il presidente del Veneto ha sottolineato che «non siamo nati in gabbia, di certo non sono un bel vedere ma dovremo adeguarci. Temo tuttavia che anche se bloccheremo tutto è molto probabile che 'lorò si inventeranno qualcosa».

 
 


BARA AVVOLTA DAL TRICOLORE, PORTATA IN SPALLA DAGLI AMICI
Il feretro di Luca Russo è stato portato in spalla dalla camera ardente alla chiesa dagli amici. La bara, avvolta nel tricolore è sovrastata da una pioggia di fiori bianchi. Dietro il feretro i genitori di Luca e la sorella, Chiara, con il corteo chiuso dal sindaco di Bassano, Riccardo Poletto.

IL VESCOVO: «NON DOBBIAMO AVERE PAURA»
«Non dobbiamo abbandonarci alla paura e tantomeno rassegnarci, o peggio ancora, assuefarci a questi vili atti di terrorismo!». Lo ha detto il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, durante l'omelia al funerale di Luca Russo. «I terroristi - ha detto il presule - compiono questi gesti perversi per seminare paura e la paura porta alla paralisi; quando arriva la paralisi tutto può succedere. Ciò che risulta per noi ancor più insopportabile è l'idea e il fatto che qualcuno possa arrivare ad uccidere in nome di una religione, in nome di Dio. Allora - ha proseguito mons. Pizziol - si comprende molto bene il significato del grido di migliaia di persone in piazza Catalunya: "non ho paura!", "no tinc por!" e si intuisce pure il valore delle parole rivolte da Gesù ai discepoli di allora e a quelli di oggi, consapevoli o meno: "Non abbiate paura!"».

L'APPLAUSO E IL BACIO DELLA SORELLA SULLA BARA
Un lunghissimo applauso da parte delle centinaia di persone costrette a rimanere sul sagrato della chiesa di San Francesco ha salutato l'uscita della bara di Luca Russo, a conclusione dei funerali celebrati dal vescovo di Vicenza. Prima che il feretro fosse sistemato sul carro funebre, la sorella di Luca, Chiara, vi ha deposto un grande mezzo di fiori gialli, poi lo ha baciato, seguita dai genitori. La cerimonia di tumulazione si svolgerà in forma strettamente privata.

IL "SALUTO" DEL VICEMINISTRO
Tra le numerose autorità politiche, presenti al funerale, c'era anche il sottosegretario all'interno e viceministro Filippo Bubbico, in rappresentanza del Governo. 
«Quella di Luca è una vita spezzata - le sue parole - è una giovane speranza che è stata interrotta bruscamente dall'irrazionalità e dalla ferocia degli attacchi terroristici. Questa è minaccia grave e una perdita insopportabile. Ma questo ragazzo deve diventare anche l'emblema di un impegno civile, perché i fattori di sicurezza possano accompagnare la vita di ciascuno tanto da metterlo nella possibilità di realizzare i propri sogni e i propri desideri di mettersi alla prova». «La nostra presenza ai funerali, in rappresentanza del Governo, dello Stato e delle forze dell'ordine - ha aggiunto il viceministro - non rappresenta solo la vicinanza ai cittadini e alle famiglie che hanno perso un proprio caro, ma sta a significare anche l'impegno ad agire perché la sicurezza delle nostre comunità possa essere garantita a livello massimo possibile».

Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 12:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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